Secondo 'Transfermarkt' il valore della rosa dell'Italia che sabato sera ha ben esordito a Dortmund contro l'Albania è inferiore a quello di Inghilterra, Francia e Portogallo, ma anche Spagna, Germania e Olanda. Gli Azzurri in questa graduatoria sono solo al settimo posto tra le squadre ai nastri di partenza per Euro 2024, al nono se allarghiamo il raggio d'azione oltre l'Europa. E' un dato da prendere con buona approssimazione, non una legge matematica scalfita nella pietra. Però è un dato di cui tener conto perché se anche per il Ranking FIFA siamo noni (settimi tra i team europei) a causa di una Coppa del Mondo a cui non prendiamo parte dal 2014 qualcosa pur vorrà dire.
Partiamo da outsider, anche se siamo i campioni in carica, e questa non è necessariamente una brutta notizia. Tutt'altro. In fondo è anche il pensiero di Luciano Spalletti che sabato sera dopo la vittoria ha indicato l'unica strada possibile per arrivare al successo: "Bisogna giocare a calcio, altrimenti ci sono squadre di livello superiore. Se tu vai a giocare con le stesse cose delle squadre di livello superiore loro vincono". Anche se al BVB Stadion di Dortmund abbiamo dimostrato di saper gestire la pressione dopo il peggior inizio possibile, quella dell'Italia resta una rosa giovane, in costruzione, che per il capodelegazione Buffon raggiungerà il suo apice nel 2026 quando, si spera, torneremo a partecipare a un Mondiale.

Tornando alle valutazioni di mercato, il calciatore dell'Italia più quotato con 80 milioni di euro è quel Niccolò Barella che la scorsa settimana ha esteso il suo contratto fino al 30 giugno 2029. La prima mossa ufficiale di Oaktree, il primo passo del presidente Marotta che in questo modo ha fatto del centrocampista della Nazionale il giocatore italiano più pagato della Serie A. Un anno fa, fosse partito Bernardo Silva, sarebbe diventato il primo obiettivo del City di Guardiola. Un anno dopo fa invece parte di quella schiera di giocatori della Nazionale che questa estate guarderà disinteressato la sessione di calciomercato. Sono la maggior parte, ma non tutti.

I sette giocatori della Nazionale che possono cambiare squadra questa estate
Per Alex Meret il Napoli ha fatto scattare l'opzione per allungare il contratto fino al 30 giugno 2025. Stando alle recenti dichiarazioni del suo procuratore, l'idea con l'arrivo di Antonio Conte è quella di restare. Ma tutto passerà dalla trattativa per il rinnovo del contratto: non ci sono ulteriori opzioni e senza un nuovo accordo (fattibile, ma non scontato) non sarà possibile andare avanti insieme. A Napoli potrebbe raggiungerlo Alessandro Buongiorno, centrale e calciatore di spicco del Torino. Urbano Cairo un giorno sì e l'altro pure lo dichiara incedibile, ma questo non sta facendo desistere la coppia Manna-Conte pronta a spingersi fino a 40 milioni di euro per convincere il presidente granata a fare un passo indietro. Non sarà facile, anche perché pure Raoul Bellanova vede in questo Europeo un possibile trampolino per sbarcare in Premier (o alla Roma).
Sempre a proposito di Napoli: resta incerta la posizione di Giovanni Di Lorenzo. L'accelerata della Juventus fin qui non c'è stata e il Napoli che lo considera incedibile (ma prima dell'arrivo di Conte l'aveva dichiarato sul mercato) sta portando avanti l'opera di mediazione: il caso può rientrare, ma non è ancora rientrato.

Riccardo Calafiori è probabilmente in questo momento il calciatore con più hype del calcio italiano. L'esordio con personalità contro l'Albania ha aumentato i rimorsi di chi un anno fa poteva acquistarlo per 4-5 milioni di euro e il numero di squadre interessate: la Juventus ha una corsia preferenziale, ma oggi i 20-25 milioni di euro ufficiosamente offerti da Cristiano Giuntoli sono decisamente troppo pochi.
L'uomo mercato bianconero a fine Europeo dovrà anche gestire il caso Federico Chiesa. Non facile: ha un altro anno di contratto, non è indispensabile per Thiago Motta, chiede uno stipendio da top player. Tutte tracce che lo indirizzano lontano da Torino. C'è infine Mateo Retegui: sbarcato in Italia grazie alla convocazione di Mancini e all'oneroso investimento del Genoa, è ora voglioso di un ulteriore salto di qualità. E' un'idea della Fiorentina, spera in qualche gol in terra tedesca per aumentare il numero delle squadre interessate.

Sezione: I numeri / Data: Mar 18 giugno 2024 alle 00:54 / Fonte: Raimondo de Magistris per TMW
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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