Cinque finali perse consecutivamente. L'ultima a Roma, contro la Juventus, senza il proprio ariete, quel Gianluca Scamacca che viene visto come il salvatore della patria pure con l'Italia di Spalletti. Però l'Atalanta è alla ricerca del suo primo trofeo internazionale, il secondo in assoluto da una Coppa Italia distante 61 anni, sbiadita nelle nebbie del tempo e soppiantata dalla morte di Giovanni Paolo XXIII, il Papa bergamasco che lasciò la sua veste mortale il giorno dopo quella vittoria a San Siro.

Lo farà a Dublino, all'Aviva Stadium, uno dei migliori impianti del Mondo. Di fronte ci sarà il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, una macchina da guerra alla ricerca del Triplete, con la Coppa di Germania con il Kaiserslautern come eventuale ultimo tassello per una stagione irripetibile. Partita equilibrata in Irlanda, con gli uomini di Gasperini che partono sfavoriti. Anche per blasone, perché il Bayer, prima di diventare Neverlusen, era Neverkusen, in ricordo di un tris che Ballack e soci persero in pochissime settimane nel 2002. La sfida fra nerazzurri e rossoneri è un replay di quella di due anni fa, con Boga che la decise al novantesimo. Sarà tutt'altra storia.

Scamacca è chiamato a diventare grande. Non in senso di età anagrafica, né di statura. Ma di blasone, di caratura, a cinque anni di distanza da quel Mondiale dove faceva coppia con Pinamonti, senza segnare. Il capocannoniere fu Haaland, con nove reti, tutte quante a Haiti. Sembra passata un'eternità. Così, per farsi perdonare il cartellino giallo contro la Fiorentina - forse anche eccessivo visto che il contrasto fu veniale - il centravanti nerazzurro potrebbe essere il tramite per arrivare alla Coppa.

Sezione: Copertina / Data: Mar 21 maggio 2024 alle 14:35
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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