Andrea Riscassi (Rai Sport): “Prestazione straordinaria, ora servono rinforzi in difesa e attacco"

L’Atalanta esce con un pareggio di prestigio dal Montjuïc, fermando il Barcellona sul 2-2 e dimostrando ancora una volta di poter competere con le grandi d’Europa. Due volte in svantaggio, due volte capace di reagire, la squadra di Gasperini ha mostrato carattere, qualità e personalità, conquistando un risultato prezioso che la proietta ai playoff di Champions League. A commentare con Elisa Cucchi l’impresa nerazzurra ai microfoni di Bergamo TV è stato Andrea Riscassi, inviato di Rai Sport a Bracellona, che ha analizzato il match, gli scenari di mercato e le prospettive europee della Dea. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Un pareggio che sa di impresa: l’Atalanta ha mostrato grande carattere rimontando due volte contro un Barcellona fortissimo. Qual è stata la sua impressione?
"L’Atalanta ha fatto una partita straordinaria. Il Barcellona, visto dal vivo, è una squadra impressionante per qualità tecnica e velocità di palleggio. Non è facile giocare contro di loro, eppure i nerazzurri hanno tenuto testa, dimostrando grande maturità. Questo è uno di quei pareggi che valgono più di una vittoria, soprattutto per il contesto in cui è maturato. Due volte sotto nel punteggio, eppure la squadra ha sempre reagito con determinazione e qualità. E poi c’è un altro aspetto da sottolineare: Lewandowski ha toccato pochissimi palloni, segno di una difesa solida e ben organizzata".

Il mercato potrebbe diventare una necessità dopo gli infortuni di Scalvini e Kossounou?
"La situazione è chiara: l’Atalanta ha bisogno di rinforzi, soprattutto in difesa. Scalvini si è infortunato in maniera seria e si aggiunge all’assenza di Kossounou. È vero che c’è Toloi, ma la coperta è corta. Il problema non è solo numerico, ma anche di gestione: la squadra ha un calendario fitto e molti giocatori non possono reggere 90 minuti ogni tre giorni. Considerando che il mercato è ancora aperto per pochi giorni, sarebbe fondamentale intervenire subito con un acquisto mirato in difesa".

Si parla con insistenza di Daniel Maldini come possibile rinforzo offensivo. Sarebbe l'innesto giusto?
"L’Atalanta ha bisogno di alternative in attacco, soprattutto con l’assenza di Lookman e il recupero graduale di Scamacca. Maldini è un nome interessante, ma bisogna capire se riuscirà a integrarsi nei meccanismi di Gasperini, che sappiamo essere molto esigente. Ad oggi, le riserve non sono allo stesso livello dei titolari e per continuare a competere su più fronti un innesto potrebbe essere necessario. Non deve essere una scommessa per il futuro, ma un giocatore pronto a dare un contributo immediato".

Il tempo stringe, l’Atalanta non è una squadra che di solito si muove all’ultimo minuto sul mercato. Crede che questa volta possa fare eccezione?
"In effetti, la società di solito pianifica con largo anticipo i suoi movimenti, ma ci sono situazioni che impongono reazioni rapide. L’infortunio di Scalvini cambia le carte in tavola e l’Atalanta dovrà essere reattiva. Abbiamo visto come si è mossa rapidamente quando si è fatto male Scamacca, speriamo possa fare altrettanto adesso. Mancano pochi giorni alla chiusura del mercato, servono mosse decisive".

L’Atalanta troverà ai playoff una tra Bruges e Sporting Lisbona. Quale avversario preferirebbe?
"Sporting Lisbona e Bruges sono due squadre di valore. Lo Sporting lo conosciamo bene, l’Atalanta lo ha affrontato quattro volte nella scorsa stagione e i precedenti sono stati favorevoli. Il Bruges, invece, è una novità e mi dicono che lo stadio non sia il massimo. Forse, per una questione anche climatica e di esperienza, lo Sporting potrebbe essere la scelta più gradita. Ma alla fine conta poco: la Dea dovrà giocare al massimo contro chiunque".

L’Atalanta si gode il suo grande pareggio in casa del Barcellona, ma i pensieri sono già rivolti al prossimo step: il sorteggio dei playoff e il mercato. Gli infortuni pesano, la squadra ha bisogno di rinforzi e il tempo stringe. La società è chiamata a un intervento rapido, perché la stagione è ancora lunga e la Dea vuole continuare a sognare. Ora il verdetto spetterà al campo e alle strategie della dirigenza: con qualche rinforzo in più, la squadra di Gasperini potrebbe diventare ancora più temibile anche in Europa.

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