Martedì sera è iniziato il percorso europeo della nostra Under 17 a Cipro; ottima la partenza con un 2-0 secco alla Polonia che ci proietta già in testa al Gruppo C visto il pareggio 0-0 tra Svezia e Slovacchia. Tra lunedì e martedì sono scese in campo le 16 partecipanti alla manifestazione e ci siamo potuti fare un'idea di tutte e quante le selezioni. Oggi però non vogliamo analizzare nello specifico le altre realtà, ma desideriamo soffermarci su un dato statistico che già soltanto partendo dalle convocazioni ci pone quasi in cima ad una classifica particolarmente interessante: i ragazzi sottoetà.
Tra i 20 convocati del CT Favo spiccano i nomi di ben quattro ragazzi classe 2008: Alessandro Longoni, Andrea Natali, Thomas Campaniello e Francesco Camarda. Confrontando la nostra con le rose delle altre Nazionali, ci siamo resi conto di come soltanto la Croazia abbia portato più sottoetà di noi, presentandosi a Cipro con ben cinque 2008, di cui tre partiti titolari la prima giornata contro l'Austria e due subentrati nella ripresa. Nell'esordio contro la Polonia, mister Favo ha fin da subito dato fiducia a tutti i suoi giovanissimi a disposizione, schierando Longoni titolare tra i pali, Natali al centro della difesa e Campaniello in attacco; unico escluso è stato Francesco Camarda, ma soltanto perché indisponibile per squalifica.
Questi dati possono sembrare per alcuni irrilevanti, in realtà hanno un significato ben preciso: programmazione e progettualità. Dare l'opportunità a dei ragazzi meritevoli, già abituati al confronto con i più grandi durante la stagione, di vivere un'esperienza formante come gli Europei. Sì, perché tutti e quattro i 2008 azzurri attualmente giocano da sottoetà anche con i rispettivi club. Alessandro Longoni difende i pali del Milan Under 17, Andrea Natali sta crescendo in uno dei settori giovanili più importanti del mondo, la Masia del Barcellona, giocando nell'"Under 18" con tutti compagni classe 2007. In attacco troviamo Thomas Campaniello, centravanti dell'Empoli che si sta dividendo tra Under 16 e Under 17 e con lui Francesco Camarda, il più giovane esordiente della storia della Serie A, nonché attuale centravanti della Primavera del Milan.
Poter dare continuità in Nazionale a quello che i club stanno facendo con i loro migliori talenti durante la stagione è una cosa che va sottolineata ed esaltata. Esperienze di questo tipo nel bagaglio di un giovane calciatore servono tantissimo a crescere e farsi trovare pronti con i tempi giusti, cercando di anticipare le tappe nel modo corretto senza "svernare" all'interno dei settori giovanili in futuro. Ci è capitato in passato di sottolineare alcune scelte che non premiassero lo sviluppo dei giovani nel nostro sistema calcistico, ma in questo caso non ci resta che esaltare una situazione che, se dovesse essere ripresa anche nelle altre selezioni, porterà certamente benefici importanti nella crescita dei nostri migliori talenti.
La direzione da prendere secondo noi è chiara: quando si parla di calcio giovanile bisogna apporre lo sviluppo e la crescita del ragazzo davanti a qualsiasi tipo di risultato. La scelta della nostra Under 17 persegue certamente questo tipo di obiettivo, oltre a non precludersi la possibilità di sfruttare al meglio giocatori comunque di livello, a prescindere dall'età.
Speriamo, quindi, che questo coraggio venga premiato e che possa portarci il più lontano possibile agli Europei.
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