La settimana in cui capiremo se siamo davvero in grado di poterci risollevare o meno è iniziata. L’Europa è crudele, la Champions è crudele.
Il Milan ce la fa. Avrebbe potuto passare una serata più tranquilla se avesse in qualche occasione sfruttato meglio le chanches avute a disposizione. Ma conta il risultato finale: il passaggio del turno. La squadra campione d’Italia non avrà ripetuto la stagione scorsa, ma è fra le prime 8 d’Europa. Decidete voi se è meglio o no. Forse nessuno se lo aspettava all’inizio di questa avventura. Il Milan ha ritrovato lo smalto e la convinzione della passata stagione, ha avuto un solo passaggio a vuoto ultimamente, ma il pensiero della Champions come vedete non può essere sottovalutato. E una squadra ai quarti l’Italia ce l’ha. Nella maniera più italiana possibile, ma con vocazione europea, appunto. Senza prendere gol e senza neanche mai abbassare la testa. Se il Milan non subisce è perché tiene il pallone il più lontano possibile da Maignan con una partita molto efficace per aggressione e ritmo. Contro un Tottenham tutt’altro che arrendevole. Il Milan passa dunque. Con grande merito.
Ci proveranno Inter e Napoli, non ci può provare più il PSG. La prima grande eccellente vittima della competizione. Di sicuro una sarebbe dovuta uscire fra lei e Bayern. Ma il fatto che esca il Paris fa ancora più rumore. Inizieranno i processi, certamente. Probabilmente inizieranno anche le riflessioni su permanenze e rinnovi di contratto. E poi ci sarà anche da riflettere: all’andata segna Coman (nato nel PSG), stasera Choupo Mouting, altro grande ex. Che sia un segno del destino? Un messaggio dagli dei? Pensiamo alla nostra di settimana della verità, nostra intesa come Italia. Non è iniziata benissimo con la sconfitta della Lazio. Proseguita con il Milan.
Già domani sera toccherà alla Juventus, alla Roma e alla Fiorentina. Le avversarie sono sicuramente di livello ma alla portata dei nostri club, ognuno per i propri obiettivi. Cercare di portare tutti ai quarti di finale obiettivamente è difficile, forse anche poco pronosticabile. Vedi la Lazio che dopo una partita molto generosa si è trovata a dover spiegare una sconfitta che fa male e brucia. Ora serve un’impresa, letteralmente, per poter andare avanti in Europa. E questa Lazio così discontinua non può avere la certezza, ma di sicuro ha le potenzialità.
Il problema della continuità è esattamente il problema delle squadre italiane nella spedizione europea. E’ certamente il problema più importante che ha avuto l’Inter in questa stagione. Ha alternato grandi prestazioni a altrettanto clamorosi tonfi. E questo ha addirittura messo in discussione (per le prossime stagioni, sia chiaro) il futuro di Inzaghi. Ma la continuità è mancata dappertutto: è un problema comune a tutte le squadre. A tutte tranne che il Napoli, probabilmente quella che dorme e dormirà sonni più tranquilli di tutti. Lo 0-2 dell’andata mette Di Lorenzo e i suoi nella miglior condizione. E poi - magari seguendo il cuore di Koulibaly - di non porsi limiti per quanto riguarda il cammino in Champions. Questo Napoli così dominante anche quando ha le serate storte fa paura a chiunque anche ai mamma santissima, che nel frattempo, in qualche caso, si eliminano a vicenda.
Andare avanti in Europa significa molto per l’autostima del calcio italiano. Significa avere ancora quella capacità di saper fare le cose, anche in difficoltà, per poter tornare ad essere competitivi. Per intraprendere un nuovo cammino, diverso da quello dell’inizio degli anni 2000, dove - forse - avere le squadre ai quarti di finale era quasi scontato, anzi: se non ci arrivavano era un mezzo fallimento.
Ora chiedersi se il cammino in Europa può salvare la stagione (o la panchina) è già una prospettiva diversa. Di sicuro la partecipazione alla Champions League è uno bello spartiacque. Ma poi qualificarsi alle coppe e non andare avanti (qualunque sia la coppa) è davvero controproducente. Ben venga allora la voglia della Juventus di arrivare fino in fondo all’Europa League, ben vengano le ambizioni della Roma (e spiace per la sconfitta della Lazio), oppure la Fiorentina che sta cercando di emulare proprio la Roma della passata stagione.
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