De Ketelaere incanta in Champions. Ed è diventato un grosso rimpianto per il Milan

Charles non aver paura di tirare quel calcio di rigore. E la paura si è dissolta in un attimo. Quella con il Real Madrid sarà stata pure una sconfitta agrodolce, ma non mancano i segnali positivi dopo una battaglia durata 90 minuti. Su tutti la personalità di De Ketelaere, giocatore diventato chiave nel gioco del Gasp, non soltanto per le qualità tecniche - chiaramente decisive nelle notti di coppa -, ma per quella personalità mostrata negli ultimi due mesi, una crescita notevole, esponenziale.

Gran rimpianto

Prestazioni simili, al di là dei paragoni scomodi (nuovo Kakà prima, nuovo Ilicic poi), incrementano la fiducia di un calciatore in grado di alzare l'asticella, ma soprattutto di un trequartista consapevole, che ormai gioca soltanto a testa alta, soprattutto in serate del genere. E il rimpianto rossonero riguarda anche l'operazione con cui prima è stato portato in Italia, per poi essere ceduto in maniera troppo facile per sembrare vera.

Attaccanti d'oro

Nota di merito anche per Ademola Lookman, che per 25 minuti buoni ha permesso ai nerazzurri di coltivare il sogno rimonta: "Partita dura oggi, loro hanno colto le loro opportunità quando le hanno avute. Il Real è una squadra molto qualitativa, sapevamo che sarebbe stata difficile. Siamo stati sfortunati, però usciamo a testa alta. Oggi è un altro grande passo per noi. In alcuni momenti abbiamo mostrato grande qualità, sarà importante ripartire". È mancato soltanto un altro guizzo, ma la Dea ha messo un altro mattoncino. Grazie ad Ademola e Charles, altri due gioielli nerazzurri.