Nonostante il risultato finale, la sfida tra Atalanta e Real Madrid si è rivelata una celebrazione del calcio, giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Gian Piero Gasperini, sempre lucido e sincero, ha espresso il suo orgoglio per una prestazione di alto livello, ma non ha nascosto in conferenza stampa un pizzico di rammarico per un risultato che poteva essere diverso. Il tecnico nerazzurro ha parlato di crescita, ambizione e degli insegnamenti da trarre da partite così importanti. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, durante la partita è stato esposto uno striscione in suo onore. L’ha visto? Cosa ne pensa?
«Sinceramente, tra camminate e concentrazione, non me ne sono accorto subito. Poi però l’ho notato ed è stato emozionante. È uno striscione fantastico, bellissimo. Non posso che ringraziare questa gente che ci sostiene con tanto calore. Mi sento profondamente legato a questa squadra e a questa città. Ora non vedo l’ora di rivedere le foto e i video per apprezzarlo meglio».
Un collega ha osservato che lei ha trasformato l’Atalanta in un club di livello europeo. Pensa mai a questo risultato straordinario? Qual è il segreto di questa evoluzione?
«Devo ammettere che no, non ci penso. Sono troppo concentrato sul presente e sul futuro. Ho ancora tante cose da fare e voglio continuare a migliorare questa squadra. Forse, un giorno, ci sarà il tempo per riflettere su ciò che è stato costruito qui. Sono grato alla proprietà che mi ha dato gli strumenti per realizzare i miei sogni calcistici. Siamo cresciuti tanto e partite come quella di stasera dimostrano il livello che abbiamo raggiunto. Tuttavia, siamo consapevoli che manca ancora qualcosa per vincere queste sfide».
È stata una partita emozionante. È soddisfatto al 100% della prestazione?
«Direi al 99,9%. Il risultato conta sempre, e non averlo portato a casa lascia un po’ di amaro in bocca. Però sono molto soddisfatto dei miei ragazzi. Hanno interpretato la gara al meglio, contro avversari straordinari. È stata una partita di grande spessore tecnico e atletico. Ora il mio pensiero è rivolto a come sfruttare questa esperienza per fare ulteriori passi avanti».
L’Atalanta oggi sembra molto più vicina al Real rispetto ad agosto. Quanto è cresciuta la squadra in questi mesi?
«Direi che abbiamo fatto progressi notevoli, soprattutto nella mentalità. Ad agosto eravamo in difficoltà, con una rosa incompleta e diversi problemi da risolvere. Oggi abbiamo dimostrato di poter competere contro una delle squadre più forti del mondo, creando occasioni e mettendoli in difficoltà. È una soddisfazione enorme, ma sappiamo di poter fare ancora meglio».
Quali aspetti della partita l’hanno colpita di più, in positivo e in negativo?
«La cosa che mi è piaciuta di più è stata la capacità di reagire dopo un inizio complicato. Abbiamo saputo costringere il Real a giocare sulle palle lunghe e abbiamo avuto il controllo in diverse fasi del match. Però, nel primo tempo, ci è mancata un po’ di velocità nel palleggio e negli inserimenti. Eravamo tonici, ma non abbiamo sfruttato appieno le occasioni. Nel secondo tempo, è subentrata la fatica, e loro hanno approfittato di un paio di episodi per punirci. Da queste partite, però, si impara sempre qualcosa di importante».
Il Real ha sfruttato le sue individualità, come Mbappé. Cosa manca all’Atalanta per raggiungere quel livello?
«Le individualità del Real fanno la differenza. Mbappé è un giocatore straordinario, capace di risolvere una partita da solo. Noi stiamo lavorando per migliorare sotto tutti gli aspetti, e penso che il nostro collettivo sia già di altissimo livello. Però, per fare il salto definitivo, dobbiamo essere ancora più concreti in certe situazioni».
La Champions League è davvero un altro calcio? Cosa ha rappresentato questa partita per voi?
«Sì, la Champions è un livello superiore. Partite come queste sono uno spettacolo per chi le guarda e un’enorme opportunità per chi le gioca. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi e al Real Madrid. Entrambe le squadre hanno giocato con correttezza e senza perdere tempo, onorando il calcio. È stato un match che ha mostrato cosa significa giocare ai massimi livelli».
Quando il pallone è arrivato a Retegui negli ultimi istanti, cosa ha pensato?
«Ho sperato nel pareggio, come tutti. È stato un peccato, perché avrebbe coronato una grande prestazione. Ma il calcio è fatto anche di episodi, e stavolta non è andata come volevamo. Resta comunque l’orgoglio per ciò che abbiamo fatto».
La sconfitta contro il Real Madrid non ha intaccato l’orgoglio di Gian Piero Gasperini, che ha lodato la crescita della sua squadra e ha sottolineato l’importanza di partite come questa per continuare a migliorare. «Ci stiamo avvicinando alle grandi d’Europa, ma il nostro obiettivo è andare oltre e competere con loro ad armi pari», ha concluso il tecnico. L’Atalanta, anche nella sconfitta, dimostra di essere sempre più una realtà di livello internazionale.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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