Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, ha parlato dal palco dell'evento sul calcio giovanile 'A proposito dei giovani' da Tolentino. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte da TMW: "Vi racconto un episodio, il mister ha visto la finale della squadra Under 16. Finita la partita mi ha chiamato dicendomi i nomi e i cognomi di tre che voleva portare in prima squadra. Mi ha solo chiesto come fossero a livello comportamentale. Il messaggio è chiaro: porto su chi se lo merita e non è soltanto bravo".

Ha quindi proseguito Samaden: "Penso sempre di più che a livello giovanile il riferimento più centrato e sintetico sul compito degli allenatori viene da un cantante, De Gregori, che in un passaggio di una canzone famosa dice una cosa che dovrebbe essere il mantra di tutti gli allenatori: "Nino capi fin dal primo momento, l'allenatore sembrava contento, mise il cuore dentro alle scarpe, e corse più veloce del vento". Questo è il presupposto che riassume le competenze di un allenatore giovanile, che deve tirare fuori il massimo da ognuno dei suoi ragazzi, anche da quello più scarso. Quella roba lì, secondo me, fa la differenza tra un bravo allenatore di settore giovanile e uno che invece potrebbe essere un ottimo secondo, un collaboratore, ma al quale manca la capacità di tirare fuori il massimo da ognuno".

Sezione: Interviste / Data: Mer 02 ottobre 2024 alle 03:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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