All'ottava giornata e con 6 sconfitte, 1 pareggio ed una sola vittoria, i discorsi relativi alle buone prestazioni del Venezia rischiano di diventare fini a sé stessi: i tanti errori che gli arancioneroverdi continuano a commettere tanto in fase difensiva quanto nell'ultimo quarto di campo, stanno costando carissimo. La classifica ora parla chiaro e non si può più ignorare: 4 punti, ultimo posto in coabitazione con il Monza, che gioca oggi contro il Verona.

Le cose buone contro l'Atalanta

Contro l'Atalanta (sconfitta per 2 a 0) di cose che il Venezia può salvare ce ne sono state. A partire dall'8' minuto e fino al 46': fra un gol e l'altro, Zampano e compagni hanno tenuto testa alla Dea, attaccando e proponendo buone trame, al netto della difficoltà di gestire il possesso ed il pressing bergamasco. Anche la novità Stankovic ha mostrato buoni riflessi in 2-3 occasioni, pure se con l'incertezza della prima rete subita. Meno bene Sagrado, riproposto titolare a destra, ma non aveva un cliente facile in Lookman.

Poi c'è Oristanio: nettamente il migliore dei suoi, pure se non riesce a colpire. Si fa dare palla, punta l'uomo, dribbla e ispira. E' davvero un altro giocatore rispetto al ragazzo timido delle prime uscite.

Il Venezia parte sempre sotto di un gol

Il problema come si diceva, sono gli errori che, sistematicamente arrivano. Non è che il Venezia parta sempre in svantaggio, ma di fatto, a parte che contro Torino e Genoa, alla fine in tutte le altre uscite sono state pagate le disattenzioni individuali, vuoi su calcio piazzato, vuoi su azione. La partita con l'Atalanta in tal senso può essere un manifesto chiaro di quello che è stato fino a qui questo gruppo: volenteroso, che lascia intravedere quello che potrebbe fare, ma che poi vede vanificare tutto per la cura dei dettagli.

Sezione: L'avversario / Data: Lun 21 ottobre 2024 alle 10:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
vedi letture
Print