È stato forse il miglior mercato degli ultimi anni, quello condotto da Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio. La cessione di Milinkovic-Savic ha portato denaro che è stato prontamente reinvestito in giocatori di alta qualità. Da Castellanos a Isaksen, da Kamada a Guendouzi, acquisti che però avrebbero bisogno di tempo, visto che non hanno mai giocato nel campionato italiano. Le richieste di Sarri di una squadra più italiana sono state ascoltate solo in parte con gli arrivi di Rovella e di Pellegrini, mentre altri acquisti indicati - Berardi e Ricci, per dirne due - sono rimasti solamente sulla carta anche per le richieste molto alte da parte di Sassuolo e Torino.

Dopo il Monza però c'è stato il duro confronto, negli spogliatoi, fra Claudio Lotito e Maurizio Sarri. Situazione poi replicata a bocce ferme a Formello, non è dato sapere con che contenuti. Lo spogliatoio è con l'allenatore e non ci sono ribaltoni in programma, anche se è stata particolare la comunicazione dell'annullamento del giorno di riposo dopo il pari con i brianzoli. A comunicarlo è stato il presidente in persona, mentre solitamente queste decisioni vengono prese internamente e poi comunicate dalla dirigenza.

Così la sensazione è che manchi una figura da tramite alla Tare fra il presidente e l'allenatore. L'albanese era stato il bersaglio di Sarri nel corso dei suoi due anni in biancoceleste, ma era forse il parafulmine, il cuscinetto tra le due parti. C'è poi sul tavolo una questione Ciro Immobile. L’attaccante non si tocca, è il simbolo della Lazio negli ultimi 8 anni, anche se la richiesta del tecnico è simile a quella di Mancini in Nazionale, cioè di legare il gioco come centravanti in un 4-3-3, ruolo che gli riesce con più difficoltà rispetto ad attaccare la profondità e gli spazi. Far rendere lui migliora tutta la squadra, situazione per ora non accaduta. Perché con i suoi gol la Lazio può davvero puntare in alt

Sezione: Le Altre di A / Data: Mar 26 settembre 2023 alle 18:00
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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