Zlatan Ibrahimovic ha parlato in conferenza stampa da Milanello. Questo il pensiero dello svedese in merito al suo nuovo ruolo all'interno del Milan e sul percorso che lo ha portato a questo punto: "Dopo 6 mesi mi sono già venuti i capelli grigi... Significa che si lavora. Dopo il mio ritiro dopo 20-25 anni nel calcio c'è un'altra libertà. Sono stato lontano dalla famiglia per tanto tempo, poi ho avuto un momento per stare più vicino. Quindi mi ha chiamato Furlani e da lì è arrivata l'opportunità, non sapevo ancora niente, era tutto in amicizia. Sarei stato anche pronto per tornare in campo. Da lì però siamo andati avanti, ho incontrato Cardinale per qualche ora in cui mi ha chiesto quali erano i miei pensieri e i miei obiettivi. Mi ha proposto di tornare nel Milan, essendo anche operating partner di RedBird. Io ho spiegato che se fossi tornato al Milan, ci sarebbe dovuto essere un progetto vincente. Io non accetto la sconfitta, voglio vincere e vincerò. E Cardinale mi ha risposto: "Benvenuto". Quindi eravamo in linea e da lì siamo partiti".

Cosa l'ha colpita do Cardinale?

"Con Cardinale abbiamo parlato tanto prima di questa terza vita al Milan. Parliamo lo stesso linguaggio, abbiamo gli stessi pensieri perché anche lui è un vincente. Vuol fare le cose a modo suo, con ambizione. Serve creare un progetto vincente per il presente e soprattutto per il futuro, serve intelligenza e grande ambizione".

Il suo ruolo all'interno di RedBird e del Milan?

"E' semplice. Capisco le tante domande in merito. Sono Operating Partner di RedBird con responsabilità sul Milan, lavoro vicino a Cardinale ma anche a Moncada e Furlani. Seguo tutto, da Casa Milan a Milanello e al Vismara, anche se ognuno ha le proprie responsabilità e non è un one man show".

Sezione: Le Altre di A / Data: Gio 13 giugno 2024 alle 14:29
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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