Non c'è due senza tre: l'Inter dà infine ragione alla saggezza popolare. In questa stagione, i campioni d'Italia non avevano ancora vinto tre partite di fila: lo fanno ai danni del Torino, nel segno di Marcus Thuram. Il francese è l'autentico mattatore del 3-2 rifilato dalla squadra di Simone Inzaghi ai granata - stasera addobbati di rosa salmone - di Paolo Vanoli, squalificato e sostituito in panchina dal vice Lino Godinho. Non particolarmente godinho il rosso a Guillermo Maripan, che dopo 18 minuti lascia i compagni in inferiorità numerica e indirizza la gara. A salire in cattedra è il centravanti francese, già suo malgrado protagonista del fallo da espulsione e poi capace di portarsi a casa il pallone, dopo la prima tripletta in Serie A. Nel finale, più dolori che gioie per gli ospiti: Nikola Vlasic accorcia dal dischetto, ma Duvan Zapata - autore del primo gol granata - esce in lacrime e in barella, dopo essere finito a terra da solo al termine di un duello in velocità con Acerbi. Si teme per il ginocchio, seguiranno aggiornamenti.
Se l'animo combattivo che non si spegne neanche davanti a tante difficoltà è l'unica buona notizia per il Toro, quella che più fa sorridere l'Inter è proprio lo straripante Thuram. Oltre, ça va sans dire, alla vittoria. Per la squadra di casa - a proposito: tanti cori, no striscioni da quello che ormai si vuol chiamare secondo anello verde e non curva nord - resta però vivo il tema dei gol subiti. Già superato il dato dell'intero girone d'andata 2023/2024, sia per il valore in senso assoluto che per il numero di gare senza clean sheet.
Tre gol e un rosso: che primo tempo. Inzaghi chiede ai suoi lo stesso approccio di Udine e Champions, ma il primo sussulto di serata è granata: Frattesi perde palla sulla propria trequarti, Ricci cerca la porta dalla distanza e Sommer respinge in volo d'angelo. Sale in cattedra Thuram, pure suo malgrado: al 18' il francese è vittima di un duro intervento di Maripan. Marcenaro, aiutato dal richiamo al monitor, espelle il cileno e la gara cambia. Al 25' è sempre Thuram a staccare sul cross di Bastoni sulla trequarti, battendo Milinkovic. Incassato il gol, la panchina torinista fa la sostituzione che avrebbe dovuto effettuare prima, togliendo Adams per Masina. Non cambia granché, perché l'andamento della gara continuano a dettarlo i nerazzurri. Al 35' parte un turbinio di emozioni: Acerbi sfonda da ala sinistra e crossa, Thuram anticipa nuovamente tutti e raddoppia. Dura un soffio: sul ribaltamento di fronte lo stesso Acerbi e Bisseck pasticciano, ne approfitta Zapata per firmare il 2-1 sul quale le due squadre rientrano negli spogliatoi.
Thuram tris, Zapata ko, il Toro non molla mai. Doccia anticipata per Bisseck, peraltro ammonito: alla ripresa c'è Pavard. L'Inter riprende a tambureggiare e costruisce occasioni su occasioni, con qualche protesta per un retropassaggio molto sospetto - non giudicato tale - di Masina al proprio portiere. Lautaro ci prova di testa: fuori di poco. Altrettanto dicasi per la sventola di Calhanoglu dalla distanza. Ci pensa Thuram, grandissimo protagonista di serata: Bastoni sfonda a sinistra e crossa, Lautaro gira di testa e Milinkovic respinge goffamente. Il francese ne approfitta e gonfia la rete: toccato duro nei minuti successivi, saluta il manto erboso nel mezzo della standing ovation di San Siro. Applausi, di solidarietà, anche per Duvan Zapata, parecchi minuti dopo: il colombiano esce in barella, in lacrime, col ginocchio che fa tremare i suoi tifosi dopo essere finito a terra da solo al termine di un duello in velocità con Acerbi. L'animo granata, però, resta vivo: Masina sfonda in area, Calhanoglu lo stende. Dal dischetto Vlasic, subentrato a Ricci pochi istanti prima, non sbaglia e firma il 3-2. Finisce così, nonostante i tentativi granata e una ghiotta occasione interista vanificata da Taremi.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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