Como, il modello dello Stadio della Dea per la ristrutturazione del Sinigaglia

Como, sfida Serie A: il futuro del 'Sinigaglia' e l'opzione 'Bentegodi'

Fresco di promozione in Serie A, il Como si prepara per la prossima stagione, ma deve affrontare una questione cruciale: l'adeguamento dello stadio ‘Sinigaglia’ alle normative della massima serie. Attualmente, l'impianto non rispetta i “Criteri Infrastrutturali” della Figc, che richiedono una capienza minima di 12.000 posti. Il ‘Sinigaglia’ ne conta solo 7.500, un numero insufficiente per la Serie A.

TERMINE IMMINENTE PER L'ISCRIZIONE
Il termine per presentare l’iscrizione al prossimo campionato scadrà il 4 giugno, data entro la quale il club dovrà indicare l’impianto che ospiterà le partite casalinghe. Per ottenere la deroga per il primo anno, è necessario avere almeno 10.500 posti a sedere. Tuttavia, questa deroga verrà concessa solo se il club indicherà un impianto alternativo pronto ad ospitare le partite casalinghe. In questo caso, la scelta del Como è ricaduta sul ‘Bentegodi’ di Verona.

PROGETTI FUTURI: IL MODELLO 'GEWISS STADIUM'
Guardando al futuro, la dirigenza del Como ha grandi piani per il ‘Sinigaglia’. Secondo quanto riportato da ‘Calcio e Finanza’, l'idea è di ristrutturare l'impianto a blocchi, seguendo il modello del ‘Gewiss Stadium’ dell’Atalanta. Questo approccio permetterebbe di effettuare i lavori in maniera graduale, minimizzando le interruzioni e mantenendo l’impianto utilizzabile durante le ristrutturazioni.

La promozione in Serie A rappresenta un traguardo importante per il Como, ma l'adeguamento del ‘Sinigaglia’ è una sfida che richiederà attenzione e risorse. La soluzione temporanea del ‘Bentegodi’ garantisce la partecipazione al prossimo campionato, mentre i piani per la ristrutturazione a lungo termine promettono un futuro solido e ambizioso per il club e i suoi tifosi. Con l’approccio strategico della dirigenza, il Como si prepara a vivere la Serie A con tutte le carte in regola per essere competitivo.