C'è un retroscena dell'affaire Berardi-Atalanta che ieri è tornato alle cronache grazie all'intervista dell'attaccante del Sassuolo alla Gazzetta dello Sport. "Tre anni fa mi voleva l’Atalanta , ma dissi di no perché non ritenevo di essere adatto a quel tipo di gioco. Lo scorso anno volevo andare alla Juventus, ma i club non si sono accordati, ci rimasi male e litigai con la società perché era il momento giusto”. In realtà i nerazzurri lo hanno cercato con forza nell'estate del 2022, quando serviva un rimpiazzo di Ilicic, tornato a soffrire di depressione a gennaio di quell'anno.

Nella stagione precedente asperrimi ha chiesto sì un esterno d'attacco, ancor più di un centrocampista. Alla fine arrivò Koopmeiners sul gong di agosto 2021, poi Boga in inverno. Come mancini c'erano Malinovskyi, Ilicic, Miranchuk e anche Pessina, all'occorrenza, nel 3-4-2-1 o 3-4-1-2 che dir si voglia. Poi l'Atalanta, dopo gli infortuni a Zapata, arrivò ottava in classifica accartocciandosi su se stessa da gennaio in poi.

Invece nel 2022 Berardi disse di no all'Atalanta per una questione molto più semplice: non giocava le coppe europee. Né la Champions, né l'Europa League, né la Conference. L'intenzione era quella di chiudere un parco attaccanti di altissimo livello con l'arrivo di Berardi, che percepiva 2,7 milioni. L'Atalanta era disposta a pareggiare quella cifra e dargli un'opportunità di crescita ma, dopo un Europeo vinto, Berardi voleva una grande squadra, un po' sulla falsariga del Buongiorno di un anno fa. Forse qualche rimpianto - magari piccolo - per una scelta del genere lo ha avuto

Sezione: Altre news / Data: Ven 11 ottobre 2024 alle 10:30 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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