Nella giornata di oggi, Clemente Severati, agente di Jacopo Sardo, giovane classe 2005 che ha lasciato la Lazio per andare al Saarbrucken, ha parlato a Radiosei in merito all'addio del proprio assistito, affermando che alcune dichiarazioni rilasciate dal direttore sportivo del club biancoceleste, Angelo Fabiani, non corrispondevano alla realtà: "Ci siamo mossi per l’interesse del ragazzo, poi ci siamo trovati vincolati il penultimo giorno prima dello svincolo e quindi abbiamo comunicato alla società il fatto che volevamo un progetto tecnico. Non abbiamo mai parlato dell’aspetto economico, anche quanto detto da Fabiani non è vero. Se noi volevamo rimanere alla Lazio? Sempre comunicato che la nostra priorità era la Lazio, aspettavamo la chiamata di qualcuno. Il Milan, la Juve, l’Atalanta, sono tutte cose vere, squadre che ci hanno chiamato perché erano interessate. Ci siamo sentiti messi all'angolo.

La risposta di Fabiani.
Lo stesso ds, attraverso la radio ufficiale della Lazio, ha risposto: "Tale avvocato Severati, il quale ha detto una serie di stupidaggini inenarrabili e offensive che dimostrano ostilità nei confronti della Lazio. Devo registrare una cosa che da trent’anni faccio questo mestiere, ogni qual volta ho desiderato intervenire in un’emittente mi hanno sempre fatto entrare per un diritto di replica, non mi è stato permesso e questo la dice lunga circa i giochini che si fanno. Le cose non sono come sono state dette, vorrei ricordare all’avvocato Severati che da prima si è messo in società con un noto procuratore, il quale pensava che potesse avere un ascendente su di me per svincolare il giocatore. Visto che io sono al servizio della Lazio questo non è avvenuto e devo dire che già durante lo scorso anno il giocatore è stato offerto alla Fiorentina, alla Roma e da ultimo al Milan. Ho detto che la Lazio non sono figli di un dio minore, non ho capito perché un giocatore cresciuto all’interno del nostro settore giovanile e sappiamo perfettamente sia destro o sinistro, perché dovremo darlo a una competitor. Noi volevamo portare avanti un progetto di crescita e valutare se potesse essere un profilo da prima squadra o meno. Come mai se la Lazio non ha progetti con i giovani l’avvocato Severati mi propone di prendere il fratello di Sardo che gioca all’Ostiamare? Facendo così arrivare il fratello di Sardo alla Lazio, cedendo Sardo al Milan. Io difendo i colori della Lazio e questi signori devono imparare a portare rispetto. Poi auguro a Sardo le migliori fortune che possono capitargli nel mondo del calcio, ma oggi la Lazio funziona così. La Lazio deve essere un punto di partenza, non di transito. Poi se con gli escamotage vogliono andare da altre parte, facciano pure, ma io non voglio esporre la società a figuracce. Se ci sono cose da chiarire faccia un contraddittorio con me, anche pubblico. È troppo semplice narrare verità inesistenti, negando poi un mio intervento per chiarire la questione. Loro sanno benissimo come stanno le cose e io non cedo, la Lazio non è figlia di un dio minore e deve poter competere con tutte le altre società. Se non vuole cedere a una diretta rivale un giocatore non lo cede. Milani è stato premiato con un contratto triennale, così come tanti altri ragazzi perbene.

Io non tollero che possa esserci qualcuno che entra a Formello e vuole dettare le condizioni. Noi siamo al servizio della Lazio, non il contrario. Quando trafficavano con la Fiorentina e altre società la Lazio era all’oscuro. Poi sono venuto a sapere grazie ai rapporti con le altre società che lo stavano proponendo a destra e sinistra. Al signor Sardo la Lazio avrebbe fatto il contratto come ha fatto con Milani, con Ruggeri, con Floriani e con tanti altri giocatori. Non dicessero stupidaggini e non giocassero con la Lazio. Giocassero con l’altra sponda visto che sono tifosi. Se vorrà fare un contraddittorio l’avvocato Severati allora lo faremo. Mi dispiace che mi è stato vietato di entrare in diretta perché serviva l’autorizzazione dell’editore, neanche nel terzo mondo succedono queste cose. Come me la canti te le suono. La debbono smettere di prendersi gioco della società e dei tifosi, questo significa mistificare la realtà dei fatti. Se si parla di un non progetto del settore giovanile, ed è tutto da vedere visti i risultati, come può essere un progetto interessante per il fratello. Invito l’avvocato Severati ad avere un confronto pubblico con me, con testimoni e qualche procuratore che si pensava potesse ammorbidirmi. Non sono gestibile da questo punto di vista”.

Sezione: Calciomercato / Data: Gio 22 agosto 2024 alle 19:22 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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