Nel caldissimo scenario di Lecce, l'Atalanta di Gian Piero Gasperini ha offerto una prova di forza che, alla vigilia, in pochi avrebbero potuto immaginare. Con un perentorio 4-0, i nerazzurri hanno ribadito di essere una delle squadre più temibili del campionato, nonostante le numerose assenze e le turbolenze del mercato estivo. Quella che sembrava una squadra in emergenza, sballottata dalle voci di mercato e dalle assenze pesanti di alcuni dei suoi uomini chiave, ha invece mostrato un volto autoritario, capace di mettere a tacere le critiche e di lanciare un segnale forte e chiaro a tutto il campionato.
La forza del collettivo
Quello che colpisce maggiormente della prestazione dell'Atalanta è la solidità del collettivo, nonostante le forzate rivoluzioni tattiche imposte da un mercato ancora in divenire. Gasperini ha saputo trasmettere alla squadra non solo un'organizzazione impeccabile, ma soprattutto quella mentalità vincente che ha permesso ai suoi uomini di andare oltre le difficoltà. "Abbiamo fatto veramente da subito una buona gara", ha dichiarato il tecnico a fine partita, elogiando la capacità dei suoi giocatori di rimanere concentrati e determinati, nonostante le insidie di una trasferta insidiosa e l'incertezza che aleggia sul futuro di alcuni elementi cardine della rosa.
I nuovi protagonisti
La partita contro il Lecce ha visto brillare le stelle di due nuovi protagonisti: Mateo Retegui e Marco Brescianini. Entrambi al debutto con la maglia della Dea, hanno risposto presente con prestazioni da incorniciare, suggellate da una doppietta a testa. Retegui ha dimostrato di avere quella freddezza e quel senso del gol che fanno di lui un attaccante di razza, mentre Brescianini, pur essendo arrivato solo pochi giorni fa, ha impressionato per la sua maturità e capacità di incidere subito. "Sono molto contento anche per i ragazzi, per i nuovi arrivati che hanno segnato", ha sottolineato Gasperini, evidenziando come l'inserimento dei nuovi sia stato agevolato dal lavoro di un gruppo che, nonostante tutto, rimane coeso e affamato di successi.
Le ombre del mercato
Tuttavia, non si può ignorare l'ombra lunga del mercato che continua a incombere sulla squadra. Le situazioni di Teun Koopmeiners e Ademola Lookman, entrambi desiderosi di cambiare aria, rischiano di destabilizzare un gruppo che, fino a qualche mese fa, sembrava inscalfibile. Gasperini non ha nascosto il suo disappunto per un mercato che, ancora una volta, interferisce con l'avvio del campionato: "Il mercato che si prolunga oltre l'inizio della stagione è qualcosa di incomprensibile e dannoso per tutti", ha dichiarato. La speranza, espressa a gran voce dal tecnico, è che la società riesca a mantenere i suoi gioielli, ma la consapevolezza è che la partita più difficile si gioca fuori dal campo, tra trattative e bilanci.
Una vittoria che non nasconde le sfide
La vittoria rotonda contro il Lecce, per quanto esaltante, non può far dimenticare le sfide che attendono l'Atalanta nelle prossime settimane. L'incognita più grande rimane quella del mercato: riuscirà la Dea a trattenere i suoi migliori elementi o dovrà fare i conti con nuove partenze eccellenti? E soprattutto, come verranno integrati i nuovi acquisti in un sistema di gioco che richiede tempo e pazienza per essere assimilato? Sicuramente l'acquisto di giocatori importanti e di qualità, come si è visto a Via del Mare con Retegui e Brescianini, accelererà queste dinamiche.
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