In un'intervista esclusiva rilasciata al Corriere della Sera, Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, ha condiviso le sue riflessioni e opinioni su vari temi cruciali per la crescita dei giovani calciatori. Samaden ha parlato delle sfide culturali, delle strategie dell'Atalanta e del ruolo degli allenatori nel formare i talenti del futuro. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Quali sono i principali ostacoli per la crescita dei giovani calciatori in Italia?
"Il fattore più limitante è spesso l'ambiente in cui i ragazzi crescono. Dobbiamo lavorare per cambiare la cultura del calcio giovanile, investendo sulla base e creando un progetto unico a livello nazionale. In Italia, ci sono troppe componenti frammentate che ostacolano un percorso di crescita uniforme."

Qual è la situazione dei giovani calciatori italiani rispetto ai loro coetanei all'estero?
"Abbiamo molti giovani competitivi, ma fatichiamo a inserirli nel mondo dei grandi. I nostri allenatori e responsabili sono ben preparati, con corsi che ci vengono invidiati all'estero. Tuttavia, gli ambienti formativi al di fuori dell'Italia offrono condizioni migliori. Molti giovani lasciano il nostro paese, ma l'80% dei calciatori di 16 anni che sono partiti, negli ultimi dieci anni, è tornato indietro."

Come si inserisce l'Atalanta in questo panorama?
"A Zingonia, l'Atalanta investe fortemente sui giovani, disponendo di una seconda squadra e strutture all'avanguardia. Luca Percassi, l'amministratore delegato, ha preso una posizione chiara sulla questione del vincolo sportivo, dimostrando l'impegno del club. Inoltre, sono rimasto colpito dalla capacità di Gasperini di lavorare con i giovani: non solo li incoraggia e li fa sentire sicuri, ma fornisce loro strumenti preziosi ogni giorno per migliorare."

Sezione: Giovanili / Data: Mar 09 luglio 2024 alle 00:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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