Gian Piero Gasperini non è solo un allenatore: è l’uomo che ha trasformato l’Atalanta in una squadra capace di sognare in grande, dimostrando che anche un club di provincia può imporsi tra i giganti del calcio europeo. Da Liverpool alla vittoria dell’Europa League, la Dea ha vissuto una metamorfosi che l’ha portata a raggiungere traguardi un tempo impensabili. Ma, come ogni eroe, anche Gasp ha il suo tallone d’Achille: le scelte discutibili che ogni tanto lo portano a inciampare.

LA "GASPERINATA", UN FENOMENO CICLICO
Da Lecce a Cagliari, fino alla recente semifinale di Supercoppa contro l’Inter, il termine “gasperinata” è ormai parte del vocabolario comune. Una scelta di turnover troppo spinta, una formazione che fa discutere e, inevitabilmente, una sconfitta che lascia - scrive Pietro Serina per il Corriere di Bergamo - l’amaro in bocca. L’ultima “gasperinata” è arrivata a Riad, con una formazione rimaneggiata per la sfida contro i nerazzurri di Milano, che ha portato a una pesante figuraccia internazionale.

La scelta di snobbare la Supercoppa, in una competizione che rappresentava un’opportunità di visibilità in un mercato emergente come quello arabo, non è piaciuta né ai tifosi né alla società. I Percassi, sempre attenti alla crescita del club anche fuori dal campo, non sono rientrati entusiasti dall’esperienza in Arabia Saudita, e le ricadute sul marketing potrebbero farsi sentire.

IL LATO POSITIVO: GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nonostante gli inciampi, va sottolineato un dato: alla fine delle ultime stagioni, l’Atalanta ha sempre centrato i propri obiettivi. Dalla qualificazione in Champions League alla storica vittoria dell’Europa League, la squadra di Gasperini ha saputo rialzarsi e brillare nei momenti decisivi. La “gasperinata” sembra quasi essere un pedaggio obbligato per arrivare a traguardi che pochi avrebbero immaginato.

UN CICLO INTENSO ALLE PORTE
Ora, però, la squadra deve guardare avanti. Con una settimana piena di lavoro a Zingonia, l’Atalanta si prepara a un
trittico di sfide cruciali: la trasferta contro l’Udinese e i big match contro Juventus e Napoli in casa. Questi incontri saranno il vero banco di prova per misurare le ambizioni della Dea in campionato e per ripartire con slancio verso un posto in Champions League, oltre alla Coppa Italia ancora da giocare.

L’AMBIZIONE DI RIALZARSI
La scelta di turnover nella semifinale di Supercoppa ha lasciato strascichi, ma l’Atalanta è abituata a trasformare le critiche in stimoli per migliorarsi. I prossimi due mesi saranno decisivi per il destino della stagione nerazzurra. La “figuraccia” di Riad è alle spalle: ora testa al campo, perché la vera partita inizia adesso. Gasperini, con le sue geniali intuizioni e le sue occasionali cadute, resta l’uomo simbolo di un’Atalanta che ha imparato a volare. Ogni “gasperinata” sembra lasciare un segno, ma quello che conta è che la squadra non smette mai di inseguire i propri sogni.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mar 07 gennaio 2025 alle 00:36
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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