L'Atalanta sta vivendo una stagione straordinaria e Stephen Pagliuca, co-proprietario del club con il 55 % delle quote, non nasconde la sua emozione per i recenti successi della squadra, oltre ad aver vinto il titolo NBA con i Boston Celtics. Intervenuto nel corso del podcast The Deal di Bloomberg, l'imprenditore italo-americano ha parlato della sua esperienza con la Dea, del forte legame con Bergamo e delle ambizioni future, svelando retroscena inediti sul progetto di crescita del club. Un'intervista che ripercorre le tappe principali di un percorso che ha portato l'Atalanta a diventare una realtà di livello internazionale, con un occhio sempre rivolto all'innovazione e al progresso.

Stephan, due titoli in un anno. Qual è stato il momento più emozionante?
"È davvero difficile sceglierne uno. Probabilmente le due finali, entrambe cariche di emozioni. La vittoria dei Celtics è stata speciale perché finalmente abbiamo superato l'ostacolo che ci aveva frenato per anni. Sono stato molto felice per Jason Tatum e Jaylen Brown, che meritavano quel successo. Poi c'è stata l'Atalanta, che non aveva mai vinto un trofeo europeo in oltre 100 anni di storia. La festa a Bergamo è stata incredibile, milioni di persone per le strade, la parata in pullman a Milano è durata cinque ore per percorrere pochi chilometri. Un'esperienza indimenticabile."

Dall'NBA al calcio, la passione per lo sport. Come sei passato dagli investimenti finanziari alla proprietà sportiva?
"Ho sempre avuto una grande passione per lo sport. Nel 2002, quando acquistammo i Celtics per 360 milioni di dollari, mi resi conto di quanto fosse speciale questo mondo. Ero abituato a chiudere affari miliardari con pochi giornalisti interessati, ma per l'acquisto dei Celtics c'erano centinaia di reporter. Quell'esperienza mi ha insegnato che lo sport è molto più di un business: è cultura, passione e comunità."

La filosofia vincente dei Celtics. Quali sono stati i punti cardine della tua gestione?
"Abbiamo adottato un approccio strategico chiaro basato su tre pilastri. Primo, costruire una squadra da titolo. Secondo, migliorare l'esperienza dei tifosi, rendendo l'ambiente più accogliente e coinvolgente. Terzo, usare la squadra come risorsa per la comunità. Abbiamo fondato la 'Boston Celtic Shamrock Foundation' per fare del bene a Boston e nel New England. Non puoi vincere ogni anno sul campo, ma puoi sempre avere un impatto positivo fuori dal parquet."

Atalanta, un investimento dal cuore italiano. Come è nato il tuo legame con la Dea?
"Quattro anni fa un socio italiano mi ha parlato della famiglia Percassi e mi ha chiesto se fossi interessato a un investimento. Sono volato in Italia, ho visto Bergamo e mi sono sentito subito a casa, essendo di origini italiane. Abbiamo trovato una sintonia perfetta con la famiglia Percassi, condividendo l'obiettivo di portare l'Atalanta a un livello globale. È stata una decisione presa con il cuore, ma con una visione imprenditoriale chiara."

Sinergie tra calcio e basket: la chiave del successo. Come si integrano le filosofie di gestione tra Celtics e Atalanta?
"Abbiamo creato una sinergia straordinaria. Condividiamo competenze analitiche, strategie di marketing e metodi di sviluppo dei giocatori. Abbiamo introdotto a Bergamo il nostro team di statistica dei Celtics, guidato da Mike Zarren, che ha portato un approccio scientifico all'analisi delle performance. Questo ci ha aiutato a ottimizzare il rendimento e a individuare talenti in modo più preciso."

Investire nel futuro, tra globalizzazione e tecnologia. Quali sono i prossimi obiettivi per l'Atalanta?
"Stiamo lavorando per espandere il marchio a livello globale con nuove partnership commerciali che presto annunceremo. Abbiamo ampliato lo stadio e migliorato l'esperienza dei tifosi, con nuove aree hospitality di alto livello, simili a quelle dei Celtics. L'obiettivo è rendere l'Atalanta una realtà sempre più competitiva sullo scenario europeo."

Il valore della continuità nella gestione sportiva.  Qual è stato il segreto dietro il successo dei Celtics?
"Abbiamo sempre creduto nella continuità e nella pazienza. Molti proprietari vogliono vincere subito, ma noi abbiamo adottato un approccio a lungo termine. Costruire una squadra vincente richiede tempo e stabilità. Abbiamo mantenuto lo stesso staff dirigenziale per anni, e i risultati si vedono: la coesione è stata fondamentale per creare un ambiente vincente."

L'approccio di Stephan Pagliuca alla gestione sportiva unisce passione, strategia e innovazione. Dall'NBA alla Serie A, il suo obiettivo è far crescere le squadre mantenendo saldi i valori che le rendono uniche. Tra investimenti mirati, sviluppo del brand e attenzione alla comunità, Celtics e Atalanta sono esempi di successo costruito con visione e dedizione.

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Sezione: Primo Piano / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 10:12
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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