5 anni senza il "Mondo" - Pier Paolo Capozzi lo ricorda: "Nell'addio pensava al campo"

"L'Adda scorre sempre più pigra e sempre più asciutta. Come se, in questi cinque anni, avesse pianto in continuazione. La campagna, intorno a Rivolta, è sempre più secca e dura, come quel dolore che ci arrivò, e che ci aspettavamo, ma che ci lasciò ugualmente stravolti. Emiliano, quella volta, non era riuscito a dribblare il mostro". Pier Paolo Capozzi, in un emozionante taglio editoriale su L'Eco di Bergamo, ha voluto ricordare il Mondo, cinque anni dopo la sua scomparsa. 

La scomparsa di Emiliano Mondonico è stata una ferita profonda per il mondo del calcio, ma soprattutto per la sua famiglia e per tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. Cinque anni sono passati da quel terribile giorno, ma il dolore e la nostalgia per un uomo tanto speciale sono ancora vivi e intensi. L'eredità del "Mondo" continua a fiorire e a dare frutti, grazie alle tante iniziative e ai progetti che portano avanti la sua memoria e il suo spirito.

La sua famiglia, in particolare, ha dimostrato una forza e una determinazione straordinarie nel portare avanti l'Associazione Emiliano Mondonico e le sue attività, nonostante le difficoltà e le avversità del momento storico. La figlia Clara, con il suo impegno instancabile e la sua passione contagiosa, è diventata una vera e propria icona di speranza e di coraggio, portando avanti l'eredità del padre con una grinta e una dedizione incredibili.

Ma la mancanza di Emiliano Mondonico si fa sentire ancora oggi, in ogni angolo del calcio italiano e non solo. Lui che è stato un grande calciatore, un allenatore eccezionale e soprattutto un uomo straordinario, capace di lasciare un segno indelebile in chiunque lo abbia conosciuto. E oggi, a cinque anni dalla sua scomparsa, tutti quanti vorremmo poter abbracciare ancora una volta quel grande uomo, per ringraziarlo di tutto ciò che ci ha dato e di tutto ciò che continua a dare, grazie al suo spirito e alla sua memoria che vivono ancora tra noi.