Il fiore all'occhiello del progetto di Rocco Commisso e della sua Fiorentina che vola in campionato ha un nome: Viola Park. Dove cresce il presente, dove nasce il futuro, è un centro sportivo come pochi altri al mondo. Basta parlare con ogni addetto ai lavori che vi mette piede dentro per capire che in Italia non ha metro di paragone e anche all'estero, anche in Premier League, non ve ne sono di altrettanto belli, moderni, grandi e all'avanguardia. Costi di gestione altissimi, si parla di 10 milioni di euro all'anno, è il Top Player che ogni anno la proprietà di Mediacom ha deciso di mettere sul tavolo viola per la crescita del progetto. E c'è un dato molto interessante che riguarda i giovanissimi talenti italiani: se prima la Fiorentina era vista come una destinazione al pari di tante altre, e sotto altrettante, adesso quando un ragazzo, la famiglia e il suo entourage varcano le porte del centro sportivo sito a Bagno a Ripoli, ecco che la società Viola diventa la prima scelta (o giù di lì) per quasi tutti. E questo vale per i giovanissimi, per le pianticelle che rappresenteranno il futuro della società, in un progetto dove però la società sta già raccogliendo i primi frutti.
Dalla Fiorentina all'azzurro
C'è un dato molto interessante che riguarda il settore giovanile della Fiorentina e questo fa felice certamente anche la Federazione Italiana Giuoco Calcio. Perché la rosa che sta attualmente guidando il campionato Primavera è praticamente composta quasi esclusivamente da giocatori italiani. Anzi: quando a settembre ha conquistato la vetta del campionato a Torino, la formazione era composta soltanto da calciatori che potrebbero (e spesso lo fanno) vestire le maglie delle giovanili azzurre. Chi è cresciuto in casa e ha già esordito anche in prima squadra è Tommaso Rubino, uno che negli Allievi Under 17 nella stagione 2022/2023 ha segnato anche più reti di Camarda, uno che ha superato la doppia cifra in Primavera la scorsa stagione e che adesso viaggia a ritmi altissimi (stoppati chiaramente dalla presenza in prima squadra). D'altra parte con Raffaele Palladino la Fiorentina ha un allenatore che, vedi la storia del difensore Pietro Comuzzo, non ha timore nel lanciare i migliori ragazzi con personalità in prima squadra. La convocazione di Luciano Spalletti è la sublimazione di questo straordinario percorso.
Quanto talento cresce in casa
Per questo potrà pescare ampiamente a piene mani dal settore giovanile: davanti ha pure Maat Daniel Caprini e Francesco Presta, che tra reti, assist e personalità sono due pronti per il grande salto. Nato in Italia e con origini ivoriane, Bala Keita a centrocampo può essere realmente il prossimo rinforzo in mediana per i Viola. Ha passo, fisico, tecnica, a diciassette anni pare già pronto per lo step successivo così come i difensori Leonardo Baroncelli ed Eddy Kouadio, già nel giro della prima squadra. Il tutto senza dimenticare il percorso virtuoso che molti ragazzi stanno facendo coi prestiti (in attesa che la Fiorentina decida di aprire la sua seconda squadra): il diciottenne Niccolò Fortini sta facendo cose straordinarie in B con la Juve Stabia. Lorenzo Amatucci alla Salernitana, Costantino Favasuli al Bari, Lorenzo Lucchesi alla Reggiana, Filippo Distefano al Frosinone, sono altri quattro esempi di come la società gigliata ha il futuro già in casa e non dovrà investire e disperdere capitali sul mercato.
Tra i pali il futuro della Nazionale?
Il progetto del settore giovanile è guidato da Valentino Angeloni che insieme a un comparto scouting che opera in modo capillare nella ricerca di talenti in tutta Italia, monitora (e spesso convince) i migliori prospetti individuati per crescere nel Viola Park. E poi ci sono i portieri. Firenze ha adesso abbracciato David de Gea, forse il miglior acquisto di tutta l'estate italiana per prezzi, costi, fiducia, idea e rendimento. Però al Viola Park, nel settore giovanile, stanno crescendo alcuni dei migliori talenti dell'intero movimento italiano anche tra i pali e questo grazie altrettanto a un lavoro ad hoc, verticale, che la Fiorentina ha deciso di intraprendere per avere un futuro garantito per anni. Tommaso Martinelli è nel giro della prima squadra da tempo, è destinato presto a essere il secondo in Viola e a farsi altrettanto anche una stagione in prestito da protagonista (per lui la Fiorentina vede un progetto alla Carnesecchi con l'Atalanta) in Serie B. Tommaso Vannucchi è un altro nome da tener d'occhio, pure lui protagonista nelle giovanili azzurre, anche se in questa stagione il nome che è diventato protagonista con la Primavera è Pietro Leonardelli. Che si è preso senza più lasciare i pali del progetto gigliato.
Strategia chiara
Il settore giovanile guidato da Angeloni segue la linea e la strada tracciata dalla prima squadra e segue idee chiare e cristalline. Nello scouting c'è estrema attenzione e capillarità nella ricerca del talento, sin dalle fasce di età dei più giovani nella regione Toscana. Da qui si spiega l'alto numero di ragazzi toscani e anche fiorentini che stanno pian piano arrivando fino alla Primavera. Non solo: la Fiorentina segue con attenzione anche tutto il meglio che viene 'tralasciato' dalle altre big. Infatti se guardiamo lo storico e la carriera giovane di molti dei ragazzi della cantera del Viola Park, si può notare che molti di questi hanno giocato in molte competitor che poi si sono indirizzate (spesso) su profili stranieri piuttosto che su questi italiani. Così Comuzzo, Kayode, Bianco ma pure per il sopracitato Caprini, 2006 che la Viola ha pescato dall'Entella, lui che è passato anche dal Milan e ora è Nazionale Under 19. Valorizzazione del prodotto, ricerca in Toscana, in Italia e strutture uniche nel nostro paese. Così nasce il futuro di una delle rivelazioni del nostro campionato, ed è solo l'inizio...
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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