Se non c'è la bellezza, ecco la pura forza di una corazzata che macina avversarie come se nulla fosse, o quasi. Delle tredici partite - su tredici - vinte nel 2024, l'Inter ne ha portate a casa almeno undici di opulenza, di manifesta superiorità rispetto al malcapitato di turno. Contro il Genoa e soprattutto contro il Bologna ieri sera, ecco due vittorie diverse. Più sporche e tese rispetto alle altre. Alla fine, però, il risultato è sempre lo stesso: Simone Inzaghi vince, gli altri allenatori spiegano.

Segnali di stanchezza? Difficile da credere. Non perché il rossoblù, altro elemento in comune fra liguri ed emiliani, fiacchi la verve interista. Semmai, Genoa e Bologna le uniche due squadre contro le quali, in questo campionato, l'Inter ha meritato di perdere qualche punto, nel girone d'andata. Teniamo fuori il ko col Sassuolo, spiegabile solo con un'amnesia collettiva e individuale, come pure il pari di Torino dettato dalla paura di entrambe. Restano Gilardino e Motta, che all'andata hanno sgraffignato qualcosa e al ritorno hanno confermato di poter mettere in difficoltà Inzaghi: due indizi valgono quanto qualsiasi ipotesi di stanchezza. Tanto più che, anche se moderato, il turnover l'ha comunque fatta da padrone: in Serie A, l'ultima Inter "tipo" si è vista ormai un mese fa a Roma. Qualcosa vorrà dire, e il lapsus di Inzaghi - "ventesima partita in sei giorni", ovviamente è il contrario - è in realtà perfetto per spiegare quanto gli allenatori debbano tenere in conto questi ritmi ossessivi e opprimenti.

È calcio totale. Non pretendiamo paragoni storici più o meno credibili. È calcio totale perché coinvolge tutti. Nel corso della stagione: Inzaghi ha recuperato persino Sanchez e Arnautovic, da tutti bollati come flop. L'austriaco ora lo perderà per un po' ma questi sono dettagli. Nel corso della partita: Bastoni crossa, Bisseck segna. Prendete Gatti e Danilo e provate a immaginare lo stesso risultato: ci siamo capiti. È calcio totale perché ha più modi di arrivare allo stesso risultato, l'unico che conta specie quando hai un'idea di gioco: se non può vincere di bellezza poco male, allora rulla gli avversari. Dal 75' al triplice fischio la difesa è blindata: in 28 partite di campionato non ha preso un gol in quella fase di gara. È probabilmente il dato più pazzesco di una serie di numeri impressionanti. Sarà utile a Madrid: contro l'Atletico, ad Appiano Gentile lo sanno, ci sarà da mettere l'elmetto e andare in trincea

Sezione: Le Altre di A / Data: Dom 10 marzo 2024 alle 13:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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