Piove sul bagnato in casa Cagliari. Dopo aver incassato la quarta sconfitta consecutiva, fatto ancora i conti con un attacco che, come si suol dire nei più comuni salotti del calcio, non segna "neanche con le mani", ed assistito ad un imbarazzante staffetta tra portieri, deve prendere atto di un altro dettaglio che deve necessariamente portare l'attenzione a livello di guardia: le dirette concorrenti stanno di fatto allungando il passo. Dopo l'ultima giornata di campionato, infatti, la forbice tra le ultime della classe si è ampliata di qualche punto, ergo la classifica inizia a non essere più cortissima come si evinceva due settimane or sono. Le vittorie di Genoa, Parma, Como ed Hellas Verona (strepitosa impresa al Dall'Ara) hanno regalato un po' di ossigeno e relegato a giocarsi il quart'ultimo posto a Monza, Venezia, Lecce e Cagliari, per l'appunto. I salentini mantengono un residuo vantaggio di due punti dalle ultime tre, ma con poca tranquillità, dato che brianzoli e lagunari hanno comunque dimostrato di essere ancora squadre desiderose di non mollare. Il Cagliari, nell'ultimo mese, ha fallito sia con le grandi che gli scontri diretti, di conseguenza potrebbe al momento essere considerata la compagine messa peggio. All'orizzonte c'è un altro scontro che dirà tanto, e che potrebbe addirittura essere decisivo per il proseguo della stagione: il Monza.
SCONTRO TRA ATTACCHI STERILI. Solo lo stesso Lecce ha fatto peggio di Cagliari e Monza, che condividono il penultimo poso a livello realizzativo: 11 contro 16. Sarà, dunque, una sfida tra due reparti che vivono lo stesso male e che dovranno necessariamente essere ritoccati nell'imminente finestra di mercato invernale. Per stessa ammissione di Davide Nicola durante la conferenza stampa post Inter, si attenderà proprio la gara contro i brianzoli per fare le valutazioni necessarie, anche se i problemi del reparto offensivo si sono palesati fin dalla prima giornata di campionato. Piccoli non è un classico bomber da doppia cifra, e andrebbe affiancato da un elemento capace di fornire maggiore garanzia sotto porta e sfruttare così il suo grande e massacrante lavoro. Pavoletti fa quel che può, considerata la carta d'identità non più verdissima, Lapadula ha perso lo smalto nonostante tanta abnegazione, Luvumbo fa tanto, troppo fumo, e pochissimo arrosto. Potrebbe arrivare dal Palermo il buon Matteo Brunori, in uno scambio che porterebbe proprio il peruviano alla corte di Dionisi. Brunori è un vecchio pallino di Giulini, ma non ha mai calcato i campi di Serie A. Ha qualche anno in meno dello stesso Lapadula, ma potrebbe fare comodo come alternativa, quando le gare richiedono l'impiego di un attaccante rapido e dal baricentro basso.
PARTENZE ECCELLENTI? Per poter finanziare il mercato, il ds Nereo Bonato potrebbe ricorrere ad una cessione cosiddetta eccellente. Il nome al momento ricorrente è quello di Razvan Marin. Il centrocampista rumeno, grandissimo protagonista con la sua nazionale, e gran lavoratore della zona nevralgica rossoblù, pare essere scivolato indietro nelle gerarchie del tecnico piemontese. Un gran peccato se si considera la duttilità del giocatore, capace di dare fosforo alla manovra, ma anche di giocate tecnicamente interessanti, come pure di tre goal importanti. La sensazione è che a fronte di un'offerta interessante la società rossoblù potrebbe cedere. Stesso discorso per Matteo Prati, la cui ultima apparizione, al netto della Coppa Italia, risale a novembre. Il modulo tattico utilizzato da Nicola, il 4-2-3-1, poco si addice alle qualità da play maker del centrocampista dell'Under 21. A 21 anni compiuti solo da qualche giorno, pare davvero un peccato vederlo mestamente in panchina, senza avere delle opportunità. Lo scorso anno era stato centellinato da Ranieri, protetto da un esordio nella massima serie potenzialmente troppo grande, ma una volta rotto ili ghiaccio ha dimostrato personalità e qualità importanti. A gennaio potrebbero essere prese in considerazione delle soluzioni.
SCUFFET E' TORNATO, MA QUALE FUTURO? Dopo diverse giornate in cui si è detto di tutto e la porta rossoblù è stata occupata con risultati poco incoraggianti da Alan Sherri, l'ex enfant prodige è tornato in campo. Tre goal sul groppone (ma dai campioni d'Italia) qualche intervento importante, ma pure un'indecisione sulla marcatura di Lautaro. Simone Scuffet ha potuto riassaporare il profumo dell'erba dopo un periodo di certo non idilliaco. Le voci di una sua partenza si sono fatte prepotenti, ignoti i motivi del suo accantonamento, salvo poi essere richiamato alle armi considerata la poco saggia decisione di far esordire il suo secondo in un momento così delicato per le sorti rossoblù. Ma il futuro è ancora da scrivere: la società rossoblù potrebbe comunque procedere allo scambio con il Napoli per portare Caprile in Sardegna e lo stesso Scuffet all'ombra del Vesuvio. Chissà che proprio una prestazione importante in quel di Monza non possa eventualmente cambiare le cose.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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