Delusione Juve. Allegri deve trattare con Giuntoli il suo addio al club bianconero. Che impresa il Bologna da Champions ma trattenere Thiago Motta e Zirkzee è quasi impossibile. De Laurentiis e un Napoli da arrossire. Lo “scudetto” di Corvino

Aspettando la finale di Coppa Italia, unico possibile sorriso di una stagione normale, la Juve continua a scivolare in campionato. Il pareggio in casa contro la retrocessa Salernitana è una vera Waterloo calcistica. Anche il sorprendente Bologna ha ripreso in classifica Vlahovic e compagni. E’ chiaro che ormai non è proponibile la conferma di Allegri sulla panchina della Juve. E sarebbe auspicabile un gesto di buona volontà del tecnico di Livorno. Parliamo di un contratto faraonico che, di sicuro, non si specchia nei risultati raggiunti. Un autogol della vecchia dirigenza. Allegri tratti con il direttore Giuntoli un’uscita “onesta”. Un accordo potrebbe essere raggiunto a metà strada? La Juve ha bisogno di una nuova sfida tecnica.

Magari di Thiago Motta, che ha centrato un’impresa storica riportando dopo una vita il Bologna in Champions. Una pioggia di soldi sta per piovere sulla società rossoblù. Sono curioso di vedere come e quanto il diesse Sartori alzerà l’asticella dei nuovi acquisti. Temo che Thiago Motta e Zirkzee andranno via. Potrebbe essere Italiano la nuova guida tecnica?

Non ci sono più parole per commentare il disastro del Napoli. Non sono convinto che la squadra partenopea sia tutta da buttare. Mi sembra una macchina di F1 che va in pista senza il direttore tecnico e senza il pilota giusto. Quindi viene portata come una Cinquecento. Mi auguro che De Laurentiis sia consapevole del disastro che ha combinato. Ma, onestamente, ho seri dubbi. E questo navigare in maniera confusa tra Conte, Italiano, Gasperini e Pioli mi conferma che le idee sono tante ma senza un progetto chiaro. Ni chiedo inoltre quali margini di manovra avrà il nuovo Direttore. Un Napoli senza Europa farebbe scappare via tutti i calciatori più importanti. E chi dovesse restare lo farebbe probabilmente per evitare guerre totali con il Presidente. Come direbbe il grande Eduardo De Filippo “adda passà ‘a nuttata”.

L’ultima giornata di campionato racconta di un altro “scudetto” vinto da Pantaleo Corvino e dal suo Lecce. Con un monte stipendi che è forse il più basso della Serie A la squadra salentina è riuscita a conquistare con grande anticipo un’altra clamorosa salvezza. Il direttore di Vernola è uno che divide ma i risultati parlano a suo favore. Il Lecce resta in Serie A e farà cassa vendendo nel mercato estivo alcuni dei suoi gioielli. Il calcio è semplice quando c’è competenza.