Gianfelice Facchetti, figlio della leggenda dell'Inter Giacinto, che ha ricoperto anche la carica di presidente nerazzurro, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando del nuovo ruolo di Giuseppe Marotta: "Credo che avere puntato su di lui sia stata la scelta perfetta, una figura forte e carismatica tanto nel lavoro di campo quanto a livello diplomatico. Insieme ai vari collaboratori ha permesso ai tifosi di non avvertire le difficoltà legate ai problemi di Suning, mantenendo l'Inter ai vertici malgrado la chiusura dei rubinetti cinesi. Quando Beppe era all'Atalanta mio padre, grande amico dell'allora proprietario Ruggeri, disse che quel giovane dirigente avrebbe fatto carriera. Trovo che tra loro ci siano tratti comuni. Li unisce pure il pragmatismo lombardo".

Marotta però viene ancora ricordato per il passato juventino.

"Certo, i loro sono background diversi, ma credo che Marotta si sia calato alla perfezione nella realtà interista, cogliendone negli anni il tratto distintivo e la passione unica dei tifosi. I primi e veri custodi del senso di appartenenza".

Spirito di appartenenza che si avverte pure nei rinnovi di Lautaro e Barella.

"Detto che quando parliamo di ingaggi dei calciatori dobbiamo sempre ricordarci che loro sono in un mondo a parte. I prolungamenti di questi uomini cardine, arrivati senza troppi tira e molla sull'ingaggio, è un altro segnale importante per il futuro. La conferma di quanto visto in campo. Lo scudetto trionfale nasce da un gruppo davvero unito".

Sezione: Le Altre di A / Data: Mer 05 giugno 2024 alle 13:30
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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