Se doveva essere una prova per capire cosa possano portare i nerazzurri alla Nazionale di Spalletti, Italia-Germania lascia luci e ombre. La partita di Dortmund, decisiva per la Nations League, ha fatto emergere chiaramente una doppia faccia di ciò che Bergamo può regalare agli azzurri.

Daniel Maldini, giovane talento che all'Atalanta cerca continuità, ha dimostrato di avere stoffa da vendere. È entrato in campo con quella fame che piace tanto al ct: determinato, deciso e perfino duro quando necessario (come certifica l'ammonizione ricevuta per il contrasto con Rüdiger). Ma soprattutto è stato il più vicino a trovare il 2-2, cercando la porta con convinzione e dando quella scossa elettrica che era mancata all'attacco fino a quel momento. Non solo qualità, ma anche quella cattiveria agonistica che in campo internazionale fa tutta la differenza.

Di tutt'altro tenore la prova di Raoul Bellanova, chiamato all'ultimo minuto da Spalletti quasi come ripiego e apparso fuori fuoco proprio nel momento clou. Sostituisce Politano senza lasciare traccia positiva: sbaglia due volte in pochi minuti, aprendo involontariamente la strada al corner del vantaggio tedesco. Non pago, concede pure una libertà inspiegabile a Sané, mostrando una fragilità preoccupante, forse figlia di una pressione che non ha saputo gestire.

Due risposte nerazzurre, dunque, ma di segno opposto: Maldini si candida a soluzione intrigante per il futuro immediato, Bellanova invece dovrà rincorrere nuovamente la fiducia del ct. A Dortmund la Germania festeggia, ma l'Italia prende appunti, sapendo che dal bacino atalantino c’è ancora tanto da pescare. Nel bene e, purtroppo, anche nel male.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 marzo 2025 alle 08:18
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com
vedi letture
Print