L'Atalanta ha già vinto la scommessa Retegui e ora cerca un vice per continuare a sognare

Una scommessa vinta. Mateo Retegui, per l'Atalanta, si può definire questo. L'attaccante della Nazionale, acquistato dai nerazzurri per sopperire all'infortunio di Gianluca Scamacca, ha risposto presente sul campo, con una media realizzativa superiore al gol ogni 90 minuti. Numeri che ripagano dell'investimento da 22 milioni di euro più bonus, nel contesto dell'attacco, quello a disposizione di Gian Piero Gasperini, più prolifico della Serie A.

Le ambizioni della Dea, però, non si limitano a un ottimo avvio di campionato. Già in estate l'idea è stata quella di alzare l'asticella, e anche a gennaio la dirigenza bergamasca potrebbe tornare sul mercato per ampliare ulteriormente il già ampio reparto offensivo a disposizione di Gasperini. Scamacca, così come Scalvini in difesa, è considerato sostanzialmente un nuovo acquisto, ma nel suo caso i tempi sono più lunghi: "Dopo i sei mesi andrò a sensazione, non c'è un giorno prestabilito". Il traguardo dei 180 giorni è ormai più vicino, attorno a metà febbraio. Da lì in poi, però, l'ex Sassuolo dovrà gradualmente tornare in forma, evitando ogni tipo di forzatura.

Proprio nell'ottica di lasciare all'italiano tutto il tempo necessario al ritorno, secondo diverse indiscrezioni Gasperini gradirebbe un nuovo acquisto. Un'alternativa a Retegui, finora l'unico attaccante di peso in un reparto che si regge anche sulle capacità di giocatori molto diversi come De Ketelaere, Lookman, Zaniolo o Samardzic. Identikit non semplice, e la Dea potrebbe peraltro lanciare Vanja Vlahovic, gioiellino dell'Under 23 giudicato in questo momento troppo acerbo per il campionato di Serie A. Tra i nomi circolati di recente, oltre a Berardi che non risponderebbe però alle caratteristiche, attenzione a profili come Milik o Jovic, mentre Arnautovic, in caso di addio all'Inter, vorrebbe maggiore minutaggio