Dopo una stagione ricca di emozioni e sfide, Marco Carnesecchi si racconta senza filtri, parlando del suo rapporto con la squadra, le ambizioni per il futuro e il peso di indossare la maglia nerazzurra in un momento storico. In questo secondo estratto dell’intervista, emerge il pensiero di un leader silenzioso, consapevole della forza del gruppo e del lavoro di Gasperini.

Come vive la pressione di una stagione così importante per l’Atalanta? “Ci troviamo in una posizione incredibile - confida a La Gazzetta dello Sport -, ma non dobbiamo mai sentirci arrivati. È fondamentale pensare come se fossimo ancora a rincorrere. Solo così possiamo continuare a spingere e migliorarci. Gli obiettivi? Li guarderemo ad aprile, ora dobbiamo concentrarci su una partita alla volta.”

La sconfitta in Supercoppa contro l’Inter può lasciare segni? “Non credo. Anzi, penso che ci abbia reso ancora più determinati. Una battuta d’arresto come quella ti costringe a rialzarti con più forza. E questa squadra ha dimostrato di sapere come fare.”

Quanto è importante il gruppo in una stagione così intensa? “L’Atalanta di oggi è un gruppo straordinario, dentro e fuori dal campo. Ognuno lavora per l’altro, nessuno si tira indietro. Anche chi arriva dall’esterno si sente subito parte di questa famiglia, e questo è merito del mister e della società.”

La Nazionale è un obiettivo per lei? “La Nazionale è un sogno, come lo era quando ero bambino. Ma so che tutto dipende da quello che farò con l’Atalanta. Per ora penso solo a dare il massimo qui, poi se arriverà la chiamata sarà una gioia immensa.”

Marco Carnesecchi incarna perfettamente lo spirito dell’Atalanta: ambizioso ma con i piedi per terra, consapevole delle sfide ma mai spaventato dal futuro. Tra campionato, Champions e Coppa Italia, la stagione nerazzurra è solo all’inizio, e il portiere è pronto a giocare un ruolo fondamentale.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 09 gennaio 2025 alle 07:34
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com
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