Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha tenuto un lungo discorso introduttivo nel giorno dell'Assemblea che porterà alla modifica dello Statuto. Di seguito le sue parole: “È un grande onore condividere un momento così importante per la nostra associazione. Tutti voi rappresentate una delle realtà più positive del nostro il paese, il calcio è un elemento fondamentale per l’Italia. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di un settore con un impatto eccezionale sulla collettività. Il calcio è gioia in qualsiasi categoria e per affrontare le prossime sfide che ci aspettano abbiamo ritenuto giusto adattare il nostro statuto al fine di aver un altro equilibrio elettorale. Non possiamo prescindere da rispetto e responsabilità, devono essere il comune denominatore per avere la democrazia. In questa sede si esalta il principio democratico e si rinnova il nostro stare insieme. Ognuno è chiamato a esprimere il proprio parere, non ci può essere democrazia senza il vostro parere. Altrimenti c’è un tentativo di prevaricazione del più forte sul più debole, io rifiuto qualsiasi atto del genere. Starò sempre dalla parte di chi vuole spiegarsi. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a riunioni ufficiali e non nelle quali il linguaggio e i concetti espressi non si sono ispirati al fair play. È avvenuto di peggio, un avversario è diventato bersaglio di infamie e dossieraggi ma diamo tempo al tempo, le autorità competenti se ne occuperanno. Mi vergogno per chi si comporta così. Non vivono su principi di comunicazione aperta".
Poi Gravina ha aggiunto: "La nostra identità e comprensione crescono e si arricchiscono solo nel confronto rispettoso dell’altro. Chi rispetta l’altro agisce in buona fede, sapendo che il calcio non appartiene a nessun presidente di club, di lega o della Federazione. Il calcio è passione e non si può ridurre a una mera lotta di potere. Responsabilità significa rispettare le autorità perché il calcio è il primo collante sociale del nostro paese. Il riconoscimento dell’autonomia ha un profondo valore giuridico e sociale, è uno dei principi fondamentale che regola il mondo dello sport. Questo principio porta a una maggiore responsabilizzazione dei protagonisti, così da poter organizzare l’attività sportiva in maniera indipendente evitando l’intervento di autorità esterne. Il presidente Mattarella ha ricordato che la democrazia richiede un dialogo costante tra le istituzioni. Quando le istituzioni si rispettano possono cooperare senza intromissioni, seguendo i propri principi. Ci deve essere rispetto tra il mondo della politica e il mondo dello sport. Stessa cosa tra CONI e Federazioni, tra Federazioni e leghe. Ricordate come FIFA e UEFA hanno dovuto richiamare l’Italia al rispetto di questa indipendenza".
Gravina ha poi attaccato duramente la Lega Serie A: "La prima frattura è stata creata all’interno del mondo del calcio, queste voragini hanno distolto l’attenzione da quelle che sono le reali necessità del mondo del calcio. Abbiamo raccolto le richieste della Lega Serie A fatte esclusivamente per un esercizio matematico, per avere qualche delegato in più. La stessa tenacia l’avrei richiesta per altri temi centrali, la tax credit e le sponsorizzazioni dal mondo del betting da investire per le infrastrutture e il rinnovamento, queste sono le problematiche su cui bisogna lavorare. Su questo deve intervenire con urgenza il mondo della politica. Ho accolto le istanze provenienti dalla componente più rivelante, ma di fronte a qualsiasi apertura è stato sempre richiesto qualcosa in più, andando anche oltre il ragionevole al fine di mortificare l’altro. Autonomia significa rispettare i ruoli e le regole, bene abbiamo fatto a metterci subito in cammino. Bisogna ricordare che serve l’equilibrio tra due componenti principali, la partecipazione e l’introito economico proveniente dallo spettacolo del calcio. Bisogna trasformare l’agonismo in spettacolo per produrre ricchezza e sviluppo, richiede un’organizzazione con alta specializzazione. Serve il giusto equilibrio tra professionisti e volontari. Qualsiasi sovranità di una delle componenti comporta a una riduzione per un altro componente. Una piramide dove i pochi finiscono a prevalere sui tanti non è un sistema credibile.
QUESTE SONO LE PROPOSTE
1 - Riconoscimento a ogni lega dell’autonomia di organizzazione delle proprie competizioni. Rientra in questa autonomia la formazione delle classifiche, dalla classifica avulsa agli eventuali playoff e playout. L’ammissione ai campionati rimane però sotto controllo della Federazione.
2 - Riconoscimento dell’intesa forte alla Lega Serie A. La Federazione non potrà alcuna delibera riferita alla Lega Serie A senza l’assenso della Lega stessa. Si prevede l’introduzione di un meccanismo di salvaguardia secondo cui in caso di mancato accordo su regole come extracomunitari ecc. resterà in vigore la regola della stagione precedente. La modifica non è stata in alcun modo sollecitata da norme statie. La proposta di modifica che oggi propongo recepisce completamente la richiesta della Lega Serie A di febbraio. La richiesta denominata come autonomia organizzativa attribuisce alla Lega Serie A ben superiore rispetto al modello più volte citato della Premier League.
3 - Rimodulazione della rappresentanza delle leghe professionistiche in assemblea e in consiglio. Gli attuali 34% di voti assembleari e 8 consiglieri su 20 rappresentano una quota ben più alta degli altri paesi europei. Il peso riconosciuto al mondo dilettantistico è vicino o superiore al 50% negli altri paesi europei, eppure abbiamo deciso di assegnare il 36% dei voti assembleari passando da sette a otto consiglieri. Resta al 34% l’area dilettantistica, che rimane fondamentale per la stessa esistenza del nostro movimento e rappresenta in maniera diretta l’articolo 33 della costituzione. Senza il mondo dilettantistico non esiste l’articolo 33 della costituzione”. Viene riconosciuto il peso specifico alla Lega Serie A dal punto di visto economico con il 18% dei voti assembleari e 4 consiglieri su 20, alla Serie B vengono riconosciuti il 6% dei voti assembleari e 2 consiglieri su 20, alla Lega Pro il 14% dei voti assembleari e 2 consiglieri su 20. Rimarremo sempre vicini alla Lega Pro con le iniziative verso i giovani come la riforma Zola e saremo sempre a favore di queste proposte.
4 - Viene riconosciuta all’AIA una vera e propria autonomia, deve leggersi così la presenza di diritto del presidente dell’AIA in consiglio federale. Queste sono le regole per creare un nuovo equilibrio, ben consapevole che serve correttezza da parte di tutte le componenti. Dovremo rendere conto a tutti i tesserati e all’opinione pubblica. Oggi è il giorno per mandare un segnale chiaro, oggi è il giorno per decidere il futuro e la strada che dovrà percorrere la Federazione italiana. Oggi solo voi siete i padroni del vostro destino. Grazie e viva il calcio”.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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