Un nuovo capitolo si apre nella battaglia per gli equilibri del calcio mondiale, con The Sun che svela le tensioni tra le Leghe calcistiche e la FIFA. Al centro del dibattito, la possibilità che la FIFA possa imporre una riduzione del numero di squadre nei campionati nazionali principali, tra cui Serie A e Premier League, per creare spazio per i propri tornei, incluso il Mondiale per club del 2025.

L'ALLARME DI JAVIER TEBAS
Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha espresso le sue preoccupazioni, sottolineando che una riduzione delle squadre a 18 nei principali campionati nazionali potrebbe avere gravi conseguenze. Secondo Tebas, tale misura metterebbe a rischio l'industria del calcio, causando disoccupazione tra i giocatori e la perdita di migliaia di posti di lavoro correlati.

PREOCCUPAZIONI DELLA PREMIER LEAGUE
Le preoccupazioni di Tebas sono condivise dai dirigenti della Premier League, che temono che la FIFA possa effettivamente procedere con questa strategia. Una delle indicazioni di questa volontà sarebbe l'istituzione di un "gruppo di lavoro sul benessere dei giocatori", che potrebbe raccomandare la riduzione del numero di squadre per proteggere i giocatori dal sovraccarico di partite.

LA POSIZIONE DELLA FIFA
Nonostante le preoccupazioni, la FIFA non ha inviato alcuna raccomandazione ufficiale alle Leghe nazionali per ridurre il numero di squadre a 18. Da Zurigo, infatti, assicurano che le competizioni nazionali mantengono la loro autonomia. Tuttavia, la tensione tra le diverse parti coinvolte rimane alta.

LA QUESTIONE DEI DIRITTI TV
Un ulteriore ostacolo alla realizzazione di questa proposta è rappresentato dagli accordi con i broadcaster. Le Leghe principali hanno siglato contratti onerosi per la cessione dei diritti TV, garantendo un certo numero di partite da trasmettere. Ridurre il numero di squadre significherebbe ridurre le partite, mettendo a rischio questi accordi.

IL COMMENTO DI LUIGI DE SIERVO
Il CEO della Serie A, Luigi De Siervo, ha recentemente puntato il dito contro gli organismi internazionali, accusandoli di aver raddoppiato il numero di gare, creando concorrenza ai campionati nazionali. Secondo De Siervo, l'incremento delle competizioni internazionali è una delle cause del sovraccarico di partite per i giocatori.

La battaglia per il controllo del calendario calcistico mondiale è solo all'inizio, e le decisioni future potrebbero ridefinire il panorama del calcio professionistico per gli anni a venire.

Sezione: Altre news / Data: Mar 04 giugno 2024 alle 16:15
Autore: Lorenzo Casalino
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