Che disastro la prima di Conte. Il tecnico partenopeo non mi era piaciuto alla vigilia quando era finito a parlare dello scudetto di Spalletti come un qualcosa che poteva trasformarsi in un tranello. Quel titolo non sarà mai un tranello. Conte si preoccupi del presente. Il suo progetto tattico è in evidente ritardo. E la goleada del Verona porta Conte e De Laurentiis sul banco degli imputati. Quanto tempo servirà per risolvere il caso Osimhen-Lukaku? Il Napoli ha l’obbligo di conquistare almeno la zona Champions. In caso contrario sarebbe un fallimento. Ma oggi oltre al bomber manca anche un’idea fresca, vincente. Magari Conte faccia rivedere alla sua squadra quando il Napoli di Spalletti provava a recuperare subito palla ripiegando con otto-nove giocatori. Oltre ai valori tecnici c’era uno spirito speciale. Animo di cui nel Napoli di Conte non si vede traccia.

E’ stato Ibra a sceglierlo. Ma Fonseca nuovo allenatore del Milan si porta dietro tanti punti interrogativi. Perplessità che la prima contro il Toro ha acceso ancor di più. Non sono piaciute le scelte iniziali del tecnico. Male Chukwueze, male Leao, male Pulisic. Male Jovic. Insomma, un reparto in tilt. Il nuovo allenatore del Milan ha corretto il tiro strada facendo salvando un risultato che ormai sembrava segnato. Ma questo Fonseca non mi convinceva prima e non mi convince adesso. Il dato positivo per il Milan è l’arrivo di Fofana. La pedina chiave che può mettere a posto il mosaico rossonero. Un mosaico che deve alzare il livello se vuole mettere le mani sullo scudetto.

I problemi dell’Inter, pure lei bloccata sul pari nella gara d’esordio, hanno motivazioni diverse. Il valore del gruppo non è in discussione. Lo stesso Thuram è ripartito da fenomeno. Inzaghi ha a disposizione il gruppo calciatori più forte della Serie A. Ma l’Inter di oggi ha la stesa fame dell’Inter di ieri? Nel pareggio del Genoa ci sono clamorosi errori del pacchetto difensivo nerazzurro. Ma l’Inter che conoscevamo avrebbe gestito con ben altro furore agonistico la gara di Marassi. Facendo valere la differenza chiara di valori. Non vorrei che l’Inter avesse iniziato la stagione con un solo pensiero fisso in testa: provare a vincere la Champions.

Oggi scendono in campo Juve e Atalanta. Sono curioso di vedere soprattutto la partenza dei bianconeri di Thiago Motta. Il direttore Giuntoli ha ancora diversi colpi da piazzare. Ma i risultati negativi di Inter, Milan e Napoli regalano un motivo in più ai bianconeri per partire a cento all’ora. Magari con i gol di Vlahovic.

Sezione: Altre news / Data: Lun 19 agosto 2024 alle 08:12 / Fonte: Luca Calamai per TMW
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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