Al portale "24 Sata.hr", Josip Ilicic si è raccontato e ha ripercorso la sua carriera e svelando anche dei curiosi retroscena

LA SCELTA DELLA NAZIONALE SLOVENA - "È dove sono cresciuto, mi hanno dato tutto ed è logico per me giocare per loro. Mi sento contemporaneamente un croato, un bosniaco e uno sloveno: non è stato facile scegliere". Nato a Prijedor, in Bosnia, Ilicic fuggì in Slovenia insieme alla madre dopo che il padre, croato, venne ucciso quando lui aveva un anno.

CARRIERA - "Sono stato vicino alla Dinamo Zagabria, ma poi hanno deciso di non prendermi. Nella carriera non va sempre come vuoi. La strada mi ha portato da un'altra parte, ho vissuto e sperimentato molto e una volta stavo seriamente pensando di smettere di giocare perché non ne potevo più, ma grazie a Dio tutto ho superato ogni ostacolo e sono qui ora. Tutti questi anni di gioco a certi livelli sono la migliore ricompensa per gli sforzi compiuti".

Il momento chiave per la sua carriera fu quando, dopo il trasferimento per 80mila euro dall'Interblock Lubiana al Maribor, dove militò per meno di due mesi, il Presidente Zamparini lo portò in Italia per 2,3 milioni di euro nel 2010, dopo averlo visto in una di qualificazione del suo ex Palermo in Europa League. Poi il passaggio alla Fiorentina (2013) e poi all'Atalanta

DEPRESSIONE - "Ora vedo tutto in modo diverso – confida Ilicic, ricordando quando nel 2008 fu diagnosticato lui la linfoadenite, un’infiammazione dei linfonodi, oltre alla paura che ne è scaturita – Guardate cosa è successo a Siniša Mihajlovic… Cerco di godermi ogni secondo con la mia famiglia e ogni loro sorriso”.

Sezione: Altre news / Data: Gio 25 marzo 2021 alle 22:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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