La lezione di Corvino sul calciomercato riguarda anche i casi Chiesa, Osimhen, Abraham, Correa e non soltanto. Una sessione complicatissima per tutte le big

"Io sono abituato a dire che comprare va bene, lo possono fare tutti. Ma vendere è più difficile". Partiamo dalle parole di un grande saggio del calciomercato italiano come Pantaleo Corvino per raccontare una straordinaria verità. E le sue parole, questo virgolettato risale al 2015, sembrano una fotografia dello spaccato della sessione di calciomercato di questa estate. Giusto per inciso: Cristiano Giuntoli sta facendo un mercato in entrata straordinario, lavorando in sintonia con Thiago Motta. Ma quanto è difficile vendere? Sull'altare del progetto, delle proprie idee, la Juve sta 'sacrificando' i giovani della Next Gen pescati nella gestione Cherubini, Tognozzi, Chiellini. Da Dean Huijsen a Matias Soulè, da Enzo Barrenechea a Samuel Iling jr. Ma i giocatori pesanti come ingaggio, come stipendio? Ancora niente. Federico Chiesa, che a bilancio pesa 25 milioni di euro, è ancora un caso irrisolto. E lo stesso dicasi per Weston McKennie, per Daniele Rugani, per Mattia De Sciglio, per Arthur. Per ora 'solo' Moise Kean ha trovato una destinazione.

Il caso Osimhen

C'è poi il caso Victor Osimhen. Il Napoli continua a rifiutare ora anche in modo duro e netto le proposte del Paris Saint-Germain. Ha spiegato anche al giocatore di portare solo proposte da almeno 100 milioni cash. E' arrivata dall'Arabia Saudita ma lì per adesso il nigeriano non vuole andare. Il Chelsea entrerà in gioco? Aurelio De Laurentiis si sta trovando per la prima volta davanti a un centravanti per il quale rischia di non incassare quanto sperato. Forse perché su Osimhen ha giocato a carte scoperte e farlo nel mercato ha un costo...

I casi Abraham, Correa, Arnautovic e non solo

Quando il mercato inteso in senso lato è a conoscenza dell'esigenza di vendere un giocatore, quando sa che un calciatore vuole andarsene, allora domanda e offerta cambiano come peso specifico sulla bilancia. E' il caso di Tammy Abraham alla Roma, per citarne uno, ma questo vale anche nelle squadre di fascia più bassa: il fatto che il Sassuolo ancora non abbia venduto nessun big, e di partire lo hanno chiesto in molti, significa che le richieste sono ancora da Serie A ma la categoria... No. Poi ci sono i fardelli a bilancio in quanto a ingaggio, come Joaquin Correa e pure Marko Arnautovic. Trovare una soluzione in uscita è un'impresa e non sempre riesce.

Resistere, ma a che costo?

Del caso Rafael Leao vi abbiamo spesso parlato. Il Milan lo cederà nel caso solo per i 175 milioni della clausola e da questo punto non si è mosso. Ma se dovesse arrivare una proposta più bassa? E' il grande bivio tra la volontà di proseguire su una strada o cedere davanti a cifre ritenute difficili da rifiutare. Come ha fatto il Bologna con Riccardo Calafiori o il Torino con Alessandro Buongiorno. E se dovesse capitare all'Inter per uno dei suoi big? E se dovesse arrivare alla Fiorentina per Nico Gonzalez? L'Atalanta per quanto resterà ferma sul suo punto per Teun Koopmeiners?