I calciatori sono stati i primi, ma potrebbero non essere gli unici. Il pallone europeo è sul piede di guerra, il casus belli è il nuovo mondiale per club, fortemente voluto dalla FIFA presieduta Gianni Infantino. Ma del quale, a oggi, non si sa praticamente nulla se non che si giocherà a cavallo tra la stagione 2024/2025 e quella successiva. Uniche altre informazioni note: le squadre qualificate (per l’Italia, Inter e Juventus) e la location, gli Stati Uniti. Il resto, almeno sinora, è avvolto nella nebbia: non è chiaro quale sarà il montepremi per chi parteciperà - si era parlato di un minimo garantito di 50 milioni a squadra, ma potrebbe essere inferiore - né la mutualità ventilata per i club non partecipanti. A un anno dalla sua disputa, non sono note le location, gli sponsor e i broadcaster.

I calciatori hanno portato la FIFA in tribunale.È di pochi giorni fa la notizia dell’adesione, in realtà decisa sin dall’inizio, dell’assocalciatori italiana alla causa intentata dalla FIFPro Europa, insieme ai sindacati inglese e francese, contro la confederazione mondiale del pallone. Nel mirino, il calendario già ultraingolfato e che così diventerebbe ai limiti dell’insostenibile, sostituendo l’alternarsi delle stagioni calcistiche con un continuum senza sosta. Non l’unico tema scottante, visto che per esempio la problematica legata ai contratti in scadenza a cavallo della competizione è irrisolto e irrisolvibile. L’obiettivo dichiarato, lo ha spiegato anche il presidente dell’AIC ai nostri microfoni negli scorsi giorni, è attivare il dialogo che fin qui è mancato. Il mondiale, alla fine, si farà ma, sostengono i calciatori, vanno coinvolti anche i principali protagonisti del calcio. La convinzione è che, si dovesse arrivare alla resa dei conti, le possibilità di vincere la causa sarebbero più che concrete.

LaLiga pronta all’adesione.Le associazioni di categoria dei calciatori, che sull’argomento hanno trovato condivisione nelle organizzazioni delle leghe europee, si aspettano che anche su questo fronte arrivi un sostegno esplicito. Finora non c’è stato ma, secondo quanto raccolto da TMW, il massimo campionato spagnolo sarà il primo a sposare ufficialmente la causa dei giocatori. Una mossa non ancora adottata ufficialmente, ma che renderebbe sempre più delicata la posizione della FIFA, confermando i tanti dubbi di molti, e non solo dei giocatori, sulla nuova competizione.

E la Serie A? Al momento, per quanto raccolto, il tema non è stato ufficialmente discusso tra i club. L’iniziativa dei calciatori è condiviso dai vertici del nostro calcio e l’orientamento è quello di supportarne la causa, in linea con quello che accadrà in Spagna, ma per arrivarci si passa anzitutto dall’assemblea: la prossima è in programma domani e la questione non è all’ordine del giorno. I tempi non sono maturi: non è detto lo diventeranno, ma anche in Italia montano i dubbi.

Sezione: Altre news / Data: Gio 27 giugno 2024 alle 10:35
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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