"1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Mandorlini, allenatore ed ex calciatore, tra le tante, di Inter ed Atalanta. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Parliamo della partita della settimana, che ci trascineremo per quindici giorni a causa della pausa nazionali: Atalanta-Inter. Due squadre in cui lei ha lasciato il segno. Chi parte favorita in questa sfida?
"È difficile dirlo, sono due squadre che si stanno ritrovando e stanno tornando al loro miglior momento. L'Atalanta, dopo l'eliminazione dalle coppe, ha avuto tempo per lavorare e si è visto nell'ultima gara. L'Inter sta recuperando giocatori importanti ed è nel momento cruciale della stagione. Dire chi sia favorita è complicato. L'Atalanta vista contro la Juventus non si era mai vista prima, anche se in casa ha faticato un po'. Probabilmente prima aveva meno possibilità di allenarsi con continuità. Ora, però, sta ritrovando intensità e giocatori chiave. Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato. L'Atalanta è fastidiosa per tutti, mentre l'Inter è una squadra completa e, recuperando tutti, è probabilmente la migliore."
La partita di Champions dell'Inter l'ha convinta o ha notato un leggero calo dal punto di vista fisico?
"Quello che conta è recuperare i giocatori mancati per infortunio. Quella era una partita, tra virgolette, già compromessa, quindi il discorso mentale era diverso. Con l'Atalanta sarà un'altra storia. In questo momento devi essere quasi al top contro di loro, perché rischiano di metterti in difficoltà. L'Inter deve ritrovare alcuni equilibri, ma sarà sicuramente una partita molto complicata."
Si parla di possibili cambi in panchina a fine stagione. L'Atalanta potrebbe essere una delle squadre coinvolte. Chi vedrebbe bene sulla panchina nerazzurra?
"Non ho idea di chi possa andarci, ma sicuramente non sarà facile raccogliere l'eredità di Gasperini. Ha fatto la storia del club, con anni di successi, continuità di risultati e giocatori lanciati. Chi prenderà il suo posto avrà una responsabilità enorme. Ma attenzione, perché con Gasperini non si può mai sapere: finché non c'è l'ufficialità, tutto può cambiare."
Torneranno in auge sicuramente nomi come Pioli, Sarri e Allegri. Si parla di Allegri al Milan o Pioli alla Juve e Sarri all'Atalanta. Che ne pensa?
"Sono tutti profili importantissimi, ma l'Atalanta è una situazione particolare. Quello che ha costruito Gasperini è difficile da replicare. Però l'ambiente è compatto e vicino alla squadra, quindi chi arriverà potrà contare su questa forza. Per quanto riguarda Allegri al Milan, sono tutti ritorni suggestivi, ma vedremo cosa succederà. Di certo ci saranno tanti cambiamenti... magari anche per me! (sorride, ndr)"
Restando su Atalanta-Inter, quale sarebbe il miglior risultato per il Napoli, che è secondo in classifica?
"Forse una sconfitta dell'Inter... Mi dispiace dirlo, ma sarebbe il risultato più favorevole al Napoli. Ovviamente ogni partita in Italia è difficile, ma in questo momento gli azzurri stanno attraversando un periodo molto positivo. Una vittoria dell'Atalanta potrebbe aiutarli."
Se l'Atalanta dovesse vincere, dunque, resterebbe sempre a un passo dal Napoli e continuerebbe a mettergli pressione. Non la convince in ottica scudetto?
"Non è questione di convincere o meno. Senza coppe, sia il Napoli che l'Atalanta hanno un vantaggio nella preparazione settimanale, e si è visto. L'Atalanta, per esempio, contro la Juventus era preparatissima come non la vedevo da tempo. Credo che la lotta per il titolo sia sempre tra Napoli e Inter, ma ci sono ancora tante partite da giocare e il calendario è molto fitto. Qualcosa potrebbe cambiare."
Raspadori la sta convincendo? Continuerebbe a puntare su di lui anche con il recupero di Neres?
"Assolutamente sì. Sta facendo benissimo. Credo sia importante anche per Lukaku avere un attaccante vicino. Raspadori è un giocatore che si sta trovando con il gol ed è un'arma in più."
Capitolo Romelu Lukaku. Ad oggi, con 10 gol e 7 assist (17 partecipazioni totali), ha già ripagato l'investimento fatto dal Napoli?
"Ha avuto un momento di difficoltà, ma i numeri parlano chiaro. È un giocatore determinante e lo sta dimostrando. Ci sono ancora tante partite, e credo che i suoi numeri possano migliorare ulteriormente. È stato voluto fortemente da Antonio Conte e si vede la differenza. Nei momenti chiave della stagione farà ancora di più la differenza per il Napoli."
Lei ha vestito anche la maglia dell'Udinese. Volevo chiederle di Solet: come è possibile che un difensore così forte sia finito svincolato e sia stato preso dall'Udinese senza concorrenza da parte dei top club?
"Sono situazioni che nel calcio accadono. L'Udinese ha uno scouting incredibile, con un'organizzazione fantastica. Magari non tutti lo conoscevano, ma loro lavorano su tantissimi profili in tutto il mondo. Non è un caso che abbiano trovato un giocatore così importante. È sempre stata una società molto attenta alla ricerca di talenti e ha dimostrato ancora una volta il suo valore."
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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