Sono passati due mesi dal ritorno a Firenze di Nicolò Zaniolo, un colpo invernale che aveva riacceso entusiasmo in città, riportando in viola un talento che proprio da qui era partito nelle giovanili. Le attese erano alte, ma il campo ha raccontato finora una storia ben diversa. Ora che la stagione entra nella fase decisiva, per Zaniolo è tempo di risposte chiare. Domenica al Franchi arriva l’Atalanta, la squadra da cui Nicolò si è separato dopo appena sei mesi: un incrocio che sembra scritto dal destino, occasione ideale per scuotere una stagione ancora anonima e conquistare Firenze una volta per tutte.
UN BILANCIO NON CONVINCENTE
Fino a questo momento, l’impatto di Zaniolo sulla Fiorentina di Palladino è stato inferiore alle aspettative. L’ex Galatasaray ha messo in campo voglia, corsa e impegno, accettando di ricoprire ruoli anche non suoi come la punta centrale al posto di Kean, ma il rendimento è rimasto distante dalle qualità tecniche riconosciute al giocatore. Pochi lampi, niente gol né assist, soprattutto poche occasioni per mostrare davvero le sue potenzialità.
I NUMERI CHE PESANO
In viola ha totalizzato appena 251 minuti distribuiti in cinque apparizioni in campionato (contro Inter, Como, Verona, Lecce e Juventus), con soltanto tre presenze significative ai fini del riscatto obbligatorio. Una situazione che mette in discussione il futuro stesso del giocatore, arrivato in prestito con diritto di riscatto a circa 15,5 milioni di euro. La Fiorentina si ritrova così con un dilemma - scrive La Gazzetta dello Sport -: investire comunque in Zaniolo a fine stagione o lasciarlo ripartire, considerando i dubbi sul suo inserimento tattico?
MODULO E CONCORRENZA, OSTACOLI DA SUPERARE
Le difficoltà di Nicolò dipendono anche dalle scelte tattiche della squadra. Il 3-5-2 attuale di Palladino lo penalizza, dato che nelle gerarchie offensive sono avanti sia Gudmundsson che Beltran per supportare o affiancare Moise Kean. Tuttavia, l’allenatore viola è flessibile e non è escluso che possa adottare soluzioni differenti in base alle gare da affrontare. Zaniolo attende pazientemente l’occasione giusta per dimostrare di poter fare ancora la differenza.
UN RITORNO DESIDERATO
Zaniolo era stato fortemente voluto dalla società viola, già la scorsa estate in aperta competizione con l’Atalanta. L’affare si è concretizzato solo a gennaio, ma questo testimonia la stima e la fiducia che la Fiorentina ripone nelle qualità del calciatore. Nicolò ha espresso subito felicità per essere tornato nella città che sente come “casa sua”. Ora però, toccherà a lui trasformare queste parole in fatti concreti sul campo.
ATALANTA, LA PARTITA PERFETTA
La sfida contro l’Atalanta assume quindi un valore simbolico e sportivo particolare. Nicolò si ritrova di fronte al suo recente passato, una squadra e un tecnico, Gasperini, con cui non è mai davvero scoccata la scintilla. Questo incrocio può rappresentare la svolta definitiva: Zaniolo ha l’opportunità di regalarsi una rivincita personale e allo stesso tempo convincere Firenze che il talento non è svanito, ma ha semplicemente bisogno della scintilla giusta.
Domenica al Franchi può essere il giorno della verità: per Zaniolo e per la Fiorentina, il futuro comincia proprio da qui.
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