In questo 23 dicembre 2011, sono qui, davanti al pc che mando gli auguri di buon Natale a tutti i miei amici di Facebook. Una semplice, ma bellissima foto di Piazza Vecchia con un bel primo piano della Fontana del Contarini con la scritta già stampata di buon Natale e felice anno nuovo! Stop, tutto qui. Quest'anno non avevo proprio voglia di scrivere niente di mio; un poco per uno stato mio non dei migliori, e poi perché mi sento distrutta, avvilita, senza stimoli, senza voglia di dire niente! Da atalantina mi sento tradita da chi avrei giurato che non l'avrebbe mai fatto! Da bergamasca adottata mi vergogno ancora di più: come hai potuto Cristiano cadere così? E soprattutto perché? Per qualche foglio di sporco denaro in più? Caro Cristiano, io parlo per me, tu sai che io non potrò mai perdonarti! Da bergamasca d'adozione, se lo facessi, mi sentirei di tradire pure io questo popolo fantastico, che non merita queste cose, ma solo amore e rispetto. Proprio quello che non hai avuto tu! Però è Natale, non  posso far finta di niente! So che sei in carcere, ancora in isolamento: penso a tua moglie, alla tua bambina che orgogliosamente tenevi in braccio circa sette mesi fa, alla festa per la promozione e la mostravi come il tuo trofeo più bello! Penso pure a te e mi fa male Capitano, saperti in una stanza, con gli stessi vestiti che avevi al momento dell'arresto, barba lunga e incolta, occhi spenti e quel mento che non sta più su. Domani tocca a te, finalmente, a parlare. Io mi auguro che dica tutto quanto c'è da dire, una volta per tutte, una volta per sempre. Tutto ciò che è successo, tutto ciò che sai, devi dirlo! Per te, per la tua famiglia, per rispetto ai bergamaschi che in te credevano e ti amavano e per rispetto alla società Atalanta, ai compagni, dirigenti, e al Presidente Percassi. Caro Cristiano, questo certo non basterà per essere perdonato, ma di sicuro ti servirà per poterti guardare allo specchio e poter guardare di nuovo la tua splendida bimba senza vergognarti troppo. Ho la tua maglia nel cassetto, ho giurato che l'avrei bruciata se... ed è una cosa che farò quando tutto sarà chiarito e sarà venuta fuori tutta la verità: fino ad allora starà lì, ben riposta... in attesa che...

Caro Capitano Doni la verità? La verità è che ci hai distrutto tutto: un sogno, una gioia, un attimo di felicità, il futuro di questa società, tutto. E questo non te lo posso, non te lo possiamo perdonare. Ma è Natale, tempo di pace e amore e un pensiero arrivi anche a te: non sei più il mio, il nostro capitano, ma tu possa trovare la forza di fare i conti con la tua coscienza di uomo adulto chiedendo perdono a chi tanto ti ha amato, dicendo semplicemente: ho sbagliato!
I Capitani durano qualche stagione, un uomo è un uomo per sempre! Auguri Cristiano.

Katy Leporatti

 

Sezione: La Dea in Rosa / Data: Ven 23 dicembre 2011 alle 17:00
Autore: Sabrina Pedersoli
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