Una notte magica. Nessuno credeva nella vittoria nerazzurra, tutti i pronostici a favore del Napoli di Mazzarri, ma l’Atalanta ancora una volta ha stupito tutti. 
Una pagina di calcio, quello vero, quello pulito finalmente, che resterà nella storia e non solo per l’Atalanta, che torna a vincere a Napoli dopo 15 anni, dopo quel lontano 28 settembre 1997. Una vittoria inaspettata è ancora più bella, firmata da tre nomi che erano rimasti un po’ nell’ombra, chi per un motivo, chi per l’altro. Mister Colantuono chiama Bonaventura, il talentino risponde presente e dopo soli nove giri di orologio mette a segno il gol del momentaneo vantaggio. Una rete che vale la fiducia dell’allenatore e una grande soddisfazione personale. Il secondo a rispondere all’appello la bandiera nerazzurra Bellini, che torna al gol dopo quello firmato a Bari, datato 2009 e decide di dedicare questa vittoria al gruppo, perché, come lui sostiene, loro hanno dimostrato di essere uomini veri. Il terzo gol porta la firma di Carmona, il suo primo centro da quando, nel 2008, è approdato in Italia ed è così che l’Atalanta gela il Napoli e confeziona la sua bellissima vittoria. Tre reti, ma non solo tre nomi, all’impresa hanno partecipato tutti. Un Maxi Moralez scatenato sfiora più volte il gol e mette i brividi ai partenopei, che nulla possono alla carica travolgente dei bergamaschi. Cazzola esordisce con la maglia nerazzurra dal primo minuto, è poi costretto ad abbandonare il campo dopo aver ricevuto una gomitata e lascia spazio a Mutarelli, tornato a vestire la casacca atalantina dopo 14 anni. Un’emozione dopo l’altra insomma. Un capolavoro a più di 600 chilometri da Bergamo e tre punti preziosi, ma che ancora non portano in casa Atalanta la salvezza matematica, vista la corsa del Lecce verso un posto più sicuro. Il mister non può che essere soddisfatto dei suoi gioielli e commenta così al termine della gara: “ L’avevo detto anche domenica: nonostante la sconfitta col Siena, la squadra era in salute. Tolti i primi dieci minuti in cui eravamo un po’ intimoriti, ho visto una squadra con grande personalità, brava a difendersi e veloce nel ripartire. Per vincere a Napoli servono grandi partite, noi l’abbiamo fatta!” Non solo corsa, numeri e grandi nomi servono per raggiungere gli obiettivi, serve anche il cuore, la passione e all’Atalanta non manca davvero niente. Complimenti!
 

Sezione: La Dea in Rosa / Data: Gio 12 aprile 2012 alle 12:00
Autore: Sabrina Pedersoli
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