Il primo aprile è il giorno di Cagliari-Atalanta, ma è anche il compleanno dell’ex capitano nerazzurro Cristiano Doni. E come non ricordarlo? Come far finta di niente? Non importa poi se c’è chi lo ricorda con nostalgia per aver scritto le pagine più belle del calcio nerazzurro con i suoi 112 gol e chi invece spera di dimenticarlo presto, perché quel che ha fatto non può essere accettato in nessun modo. Sembrava che tra i tifosi a regnare sovrana fosse l’indifferenza, che i riflettori si fossero spenti per sempre su questa storia, oggi invece, ognuno a modo suo, s’è fatto sentire. È comunque un capitolo chiuso e gli auguri all’ex bandiera lasciano presto spazio alla vera protagonista della giornata: la Dea. Allora voliamo in Sardegna, ma niente da fare: al Sant’Elia l’Atalanta non passa. Una prestazione che delude tutti quanti, un risultato, il netto 2-0, che conferma tutto. Dopo che in settimana è stata ribadita la penalizzazione inflitta ad inizio stagione, la vittoria è sempre più fondamentale. Delusione anche nelle parole di mister Colantuono al termine della gara e ai microfoni commenta così la prestazione dei suoi ragazzi: “ Non è stata la solita Atalanta, in particolare nella prima frazione: non abbiamo mostrato l’intensità giusta. Nella seconda parte di tempo il Cagliari ha spinto e ha meritato il vantaggio. Nel secondo tempo ci siamo un po’ svegliati, ma dopo il raddoppio la gara si è spezzata. È ancora presto per dire ‘salvezza’, ci servono ancora alcuni punti”. Già, salvezza. Entrambe in corsa per un obiettivo comune, Atalanta e Cagliari si trovano in parità sulla carta. Necessario tornare a far punti per raggiungere quanto prima la salvezza matematica, la prossima occasione già sabato contro il Siena tra le mura amiche, con tutt’intorno l’entusiasmo del popolo nerazzurro. In bocca al lupo!  

Sezione: La Dea in Rosa / Data: Lun 02 aprile 2012 alle 13:00
Autore: Sabrina Pedersoli
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