Empoli, D'Aversa prova con insistenza e convinzione la difesa a tre

L'arrivo di Roberto D'Aversa lasciava presagire che l'Empoli, dopo la parentesi Nicola della scorsa stagione, tornasse a schierarsi con la linea difensiva a quattro. In effetti l'ex tecnico di Parma e Lecce aveva cominciato con il 4-3-3, salvo passare al 3-4-2-1 delle ultime uscite contro Spezia e Sampdoria. Il cambio di modulo deriva dagli uomini a disposizione: la squadra toscana è priva di attaccanti esterni veloci e ficcanti, che possano creare la superiorità numerica e agire in contropiede. Gli arrivi di Esposito e Colombo, uniti alla presenza di Shpendi e Caputo, hanno aumentato il potenziale offensivo ma unicamente al centro dell'attacco.

Difensori ideali per la difesa a tre

D'Aversa ha quindi cercato di fare di necessità virtù. D'altronde in difesa ha gli uomini giusti per optare per una linea a tre, con Ismajili e Walukiewicz - reduci entrambi da una discreta annata con Nicola - con Viti che sarebbe il sostituto naturale di Luperto. Pezzella e Cacace da una parte e Gyasi e Stojanovic dall'altra garantiscono un buon apporto, se sganciati da compiti solo difensivi. A questi si aggiunge il convalescente Ebuehi, che tornerà a disposizione tra qualche settimana e che sarà una sorta di jolly da posizionare come braccetto o come esterno.

Più peso con Zurkowski, ma serve un centrocampista di quantità

L'arrivo di Zurkowski ha dato maggiore peso alla trequarti, dove D'Aversa può contare sull'apporto di un Fazzini che sembra destinato a prendersi la scena. In questa zona di campo possono giostrare sia Esposito che Shpendi, ma anche lo stesso Gyasi, considerato imprescindibile per la sua capacità di adattarsi a più ruoli. Indubbiamente al momento è il centrocampo il reparto che necessita di un maggiore restyling: i cavalli di ritorno Henderson e Haas saranno preziosi, Grassi avrà un ruolo importante, ma serve un altro centrocampista che sappia abbinare quantità e qualità. Difficile il ritorno di Maleh, per l'Empoli potrebbe essere il momento di tentare un colpo dall'estero.