A giudicare dal risultato con cui il Cagliari ha steso il Monza di Alessandro Nesta potrebbe sembrare che i rossoblù hanno avuto vita facile nel lunch match di ieri. Tutt'altro! I brianzoli, sempre più ultimi in classifica e sempre più rassegnati alla retrocessione, hanno venduto cara la pelle, e, soprattutto nel primo tempo, ha giocato una gara intensa, ordinata, e con qualche grattacapo provocato alla retroguardia di casa. Nicola ha predicato pazienza, e proprio grazie a questa qualità i suoi ragazzi hanno avuto la meglio sull'avversario, ancora una volta grazie anche all'apporto dei subentrati.
LE SCELTE INIZIALI. Nicola ha ritrovato gli infortunati Zappa, Coman e Luvumbo, ma non ha voluto rischiare nessuno dei tre dall'inizio, ergo, specie in considerazione della penuria di terzini sull'out destro, ha mandato in campo un 3-5-1-1, con le conferme di Palomino e Prati, ed il ritorno dal primo minuto del giovane Felici. Nesta non si è discostato dal suo classico 3-5-2, con la coppia d'attaccato tutto brio e velocità costituita dall'ex Keita e Dani Mota. Sin dalle prime battute dell'incontro sono stati i brianzoli a provare l'affondo giusto, ed in due circostanze hanno impegnato Caprile, prima con D'Ambrosio, poi con Bianco. Molto bella la conclusione del giovane di proprietà della Fiorentina, ma troppo centrale. I rossoblù si sono fatti molto pericolosi con Viola, che su invitante servizio di Zortea, ha sfiorato il palo alla destra del fuori causa Turati. Con il passare dei minuti la gara ha vissuto anche dei momenti di tensione, e contrasti al limite della regolarità (sintomatico dell'importanza della posta in palio), e l'arbitro Fourneau non sempre ha deciso con lucidità.
LA RIPRESA: LA MUSICA CAMBIA SUBITO. I due tecnici optano per dare fiducia ai rispettivi undici iniziali, ma l'ago della bilancia va a pendere subito verso la squadra rossoblù: azione insistita sulla sinistra, cross al bacio di Augello per la testa di Viola, che stavolta non sbaglia. Turati tocca, ma non abbastanza per evitare la capitolazione. Rotto il ghiaccio, il Cagliari riesce a giocare con maggiore libertà e disinvoltura, con il centrocampo guidato dall'estro e dalle geometrie di un ritrovato Matteo Prati, rientrato rinfrancato dalla prestazione in Under 21, condita da uno spettacolare goal. Nicola intuisce la possibilità di chiudere anzitempo la gara, e manda in campo Gaetano e Luvumbo per Viola e Felici. I risultati si vedono subito, perchè l'angolano mette subito in crisi l'out destro dei brianzoli, e Gaetano da saggio della sua tecnica, con giocate intelligenti. Su azione di corner, Fourneau vede un fallo su Luperto proprio al limite dell'area. Considerata la posizione, tutti si aspettano un mancino come Augello, ed invece è Gaetano ad esibirsi in un pezzo di tecnica sopraffina, con incrocio del destro e palla in rete, con Turati che vede la palla passargli vicino, ma troppo forte per poter essere neutralizzata. Il trequartista partenopeo è tornato al goal dopo quello realizzato contro il Lecce, ed assieme a Prati potrebbero essere le carte decisive per le ultime giornate di campionato. Nesta non sa che fare, e ricorre a tutto il suo potenziale offensivo, compresi Caprari, Ganvoula e Petagna (letteralmente bersagliato dai suoi stessi tifosi), ma il tutto si riduce ad una conclusione dell'ex Samp, che Caprile neutralizza di piede. Nei minuti di recupero arriva la ciliegina servita da Luvumbo: lancio di Gaetano, e falcata verso la porta conclusa sul second palo. L'angolano non segnava dalla gara di andata sul campo della Lazio. AL termine della gara Nicola può esultare per i tre punti che portano la squadra rossoblù a ben sei punti dall'Empoli, prossimo avversario dei rossoblù.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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