Sono passati mesi dal malore che ha scosso il calcio italiano, quando Edoardo Bove della Fiorentina si accasciò durante la sfida contro l’Inter dello scorso dicembre. La vicenda ha scatenato grande preoccupazione, ma anche un’ondata di affetto e solidarietà. A distanza di tempo, emergono dettagli inediti su quei drammatici momenti, e soprattutto sul sostegno ricevuto da Bove.

LA RIVELAZIONE DI COMANDINI: “FLORENZI SI È MOSSO SUBITO”
Gianluca Comandini, uno degli uomini dell'entourage del calciatore viola, ospite sul canale YouTube ggforfootball, ha raccontato un retroscena molto significativo: «Ero allo stadio, disperato, cercando informazioni insieme a Diego Tavano, il procuratore di Edoardo. Il primo che mi ha telefonato è stato Alessandro Florenzi: era preoccupatissimo per le condizioni di salute di Bove, ma anche per noi che gli siamo vicini. Un gesto che dimostra il valore straordinario di Florenzi come persona: è impossibile non volergli bene, chiunque lo vorrebbe accanto come amico».

IL RICOVERO E I NUOVI CONTROLLI A MARZO
Intanto, Edoardo Bove è tornato recentemente sotto osservazione medica all'Ospedale Torrette di Ancona per una serie di esami approfonditi. Il centrocampista aveva già subito, dopo il malore di dicembre, un intervento per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo. Nei giorni scorsi, la Fiorentina ha comunicato che Bove è stato affidato alle cure del Prof. Antonio Dello Russo, direttore della Clinica di Cardiologia e Aritmologia, con la supervisione del Prof. Paolo Zeppilli, storico consulente medico sportivo.

IL RACCONTO CHOC DI BOVE: "HO AVUTO REAZIONI FUORI CONTROLLO"
In una recente testimonianza dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, lo stesso Bove ha ripercorso quei momenti difficili in maniera molto cruda e sincera: «In ambulanza ero talmente agitato che ho cercato di mordere chi mi stava soccorrendo. Non ero lucido, il panico aveva preso il sopravvento». Dopo quel terribile episodio, però, il calciatore ha trovato la forza per guardare avanti e ha già parlato apertamente del suo futuro: vuole restare vicino ai compagni e continuare a sostenere la squadra, anche se non dovesse tornare in campo.

L’ABBRACCIO DI PALLADINO: “EDO È COME UN FRATELLO”
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha sempre sottolineato il legame fortissimo con Bove: «Per me Edoardo non è solo un calcolatore del mio staff, è un fratellino minore al quale voglio un bene infinito. È intelligente, gli chiedo spesso consigli, e lui mi aiuta moltissimo. Ovviamente mi auguro che possa tornare a giocare, ma se decidesse diversamente, nel mio staff ci sarà sempre posto per lui».

La storia di Bove resta una testimonianza di grande umanità e amicizia, che ha saputo andare oltre la semplice dimensione sportiva. Una vicenda che dimostra quanto il calcio, spesso criticato per superficialità, sappia anche essere famiglia.

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Sezione: Altre news / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 17:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print