Alla fine arriva Mazzarri. Si può riassumere così il cinenovembrone girato da Aurelio De Laurentiis tra Napoli, Nizza con Rudi Garcia, Roma con Igor Tudor. Un susseguirsi di indiscrezioni e ribaltoni, quasi volesse mantenere il lettore sul pezzo. Un vero e proprio cinema, dopo avere trovato l'accordo con Tudor, disertato l'incontro con l'agente Seric, alla fine chiuso con l'ex tecnico di dieci anni fa, reduce da un esonero a Torino - prendendo 11 gol da Atalanta e Lecce - e poi da quello di Cagliari, con gli isolani poi finiti in Serie B al termine di quella stagione. Due esperienze molto negative che ne hanno minato il prosieguo di carriera.

Mazzarri ha sempre giocato 3-5-2, ma in una recente intervista aveva detto di volere provare il 4-3-3 alla Spalletti. Un modo per candidarsi? Chi lo sa, però è vero che l'allenatore ha accettato pochi mesi di contratto per un'ulteriore esperienza. Si è già trovato bene con De Laurentiis, ha portato avanti una filosofia ed è riuscito a far entrare gli azzurri in una dimensione diversa. Ma le minestre riscaldate funzionano? Sembra, in realtà, un altro schiaffo a quello che è successo con l'attuale commissario tecnico dell'Italia: ripartire da Kvarastkhelia e Kim, senza Insigne, Koulibaly e Mertens. Una rivoluzione che aveva portato i suoi frutti, con uno Scudetto straordinario. Un piano ottimamente riuscito ma non del tutto voluto, perché a inizio stagione sembrava un ridimensionamento. La ciambella, invece, era riuscita con il buco. Da capire se stavolta, con una scelta tutta del Presidente, sarà ancora un successo.

Un estratto dell'intervista. "Il Napoli che mi piaceva tanto l’anno scorso con Spalletti me lo sono studiato a memoria. Conosco tutti i movimenti che facevano, questo fa parte di me. Ma finisce qui. Non ho sentito nessuno del Napoli. Sono balle. A Napoli vorrebbero tornare tutti perché è una squadra forte, il club è diventato importante. Napoli è un posto affascinante. Se dovessi avere, come ho avuto, delle chance di rientrare, mi piacerebbe trovare gente disposta a capire il calcio che intendo fare. Mi piace insegnare, migliorare i giocatori, impostare un lavoro serio. Programmare: chiedo troppo?". Questo il virgolettato a Il Corriere dello Sport degli scorsi giorni. Insomma, quasi come se la fosse chiamata, ma sette mesi è programmazione?

Sezione: Le Altre di A / Data: Mar 14 novembre 2023 alle 18:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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