Partiamo dalle basi. Ogni partita ha la sua importanza: alcune servono per risollevare il morale, altre per salvarsi, altre ancora per qualificarsi o per certificare un percorso di crescita. Empoli-Roma, una gara che sulla carta può avere più significati, finisce per aprire due riflessioni ben distinte.

La prima è quella di sempre, alla vigilia di un grande match: puntare sui titolari per inseguire un posto in Europa attraverso il campionato o dare spazio alle seconde linee per preservare chi sarà indispensabile giovedì? La seconda nasce proprio da questa domanda: se la scelta ricadrà sulle riserve, come è possibile che dopo anni di esperienza in Europa League non si sia ancora compreso quanto sia fondamentale avere una rosa più lunga e realmente affidabile?

Oggi, grazie all’uomo dei miracoli, la squadra vive un equilibrio perfetto, con alcuni giocatori che stanno esprimendo una forma fisica e mentale straordinaria. Celik, Angelino, Mancini, fino ad arrivare a Dybala e Shomurodov, non solo stanno facendo il loro dovere, ma stanno anche overperformando, mostrando lampi di tecnica e visione di gioco mai visti prima. Il rischio, però, è dietro l'angolo: quando si gioca ogni tre giorni, la stanchezza può bussare da un momento all’altro.

E il calendario non fa sconti. Prima l'Empoli una sfida fondamentale per restare agganciati alla corsa europea e confermare l’ottimo stato di forma. Poi il Bilbao, una partita da dentro o fuori che può dare continuità a un percorso europeo iniziato anni fa.

Ranieri dovrà gestire al meglio le forze, ma questa volta senza poter contare su Dybala e Celik, due pedine, completamente diverse, ma rivelatesi fondamentali nelle ultime settimane. Ed è qui che torna il nodo iniziale: fino a che punto la rosa della Roma è davvero all’altezza di competere su più fronti? Quali scelte saranno necessarie in futuro per evitare di trovarsi sempre davanti allo stesso bivio? Domande che, prima o poi, dovranno trovare una risposta concreta.

Ora nessun passo affrettato. Alle 18 l’Empoli, poi arriveranno le risposte alle domande poste. La crescita di una squadra passa anche dalla gestione di questi momenti, dal capire quando spingere e quando dosare le energie. La profondità della rosa resta un tema aperto, così come il modo in cui affrontare le sfide decisive. Perché alla fine, non è solo questione di vincere, pareggiare o perdere, ma di costruire qualcosa che duri oltre il risultato.

Sezione: Le Altre di A / Data: Dom 09 marzo 2025 alle 12:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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