Ventiquattro reti in nove partite. Il 5-1 rifilato al Genoa non solo ha dato fiducia, ma ha evidenziato un dato interessante: la fabbrica del gol è ripartita nonostante quel piccolo intoppo contro il Celtic: se con gli scozzesi è mancato soltanto il gol, contro il Verona l'Atalanta si è rifatta con gli interessi. Sei le reti ai gialloblù, 13 nel giro di tre partite: numeri incredibili per una squadra che continua a stupire e non ha nessuna intenzione di fermarsi dopo un balbettio di troppo.

Ieri, nella sfida contro l'Hellas, è tornato a sorridere anche Charles De Ketelaere. Al di là delle buone prestazioni, a mancare era soltanto il gol: l'ultimo, prima della notte magica del Gewiss Stadium, alla Fiorentina, poi tante giocate per i compagni ma mai la gioia personale. La pennellata sotto l'incrocio è stata sintomo di fiducia, di un giocatore che per dirla alla Gasperini continua a sentirsi l'Atalanta addosso. E i risultati sono ben visibili in campo, tra giocate di qualità e gol d'autore.

Ma a sorprendere sono i numeri di Mateo Retegui. Dieci gol segnati nelle prime nove partite e la volontà di non fermarsi: le cifre sorprendono non solo per aver superato il proprio numero di gol in Italia praticamente a fine ottobre, ma perché l'italo-argentino sta mostrando una condizione generale che può tornare utile anche alla nazionale. Segnali che evidenziano la crescita, ma soprattutto la consapevolezza.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 ottobre 2024 alle 08:45
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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