Atalanta-Olympique Marsiglia, le ultime di formazione: De Ketelaere e Koopmeiners dal 1'

Il Gewiss Stadium come dodicesimo uomo in campo, per spingere l’Atalanta verso un traguardo storico: la finale di Europa League a Dublino. E domenica, a tre giorni dalla finale di Coppa Italia, lo scontro diretto decisivo con la Roma per blindare la partecipazione alla prossima Champions. Comincia stasera la settimana più importante della stagione, forse della vita intera del club bergamasco. Nel secondo atto della semifinale con l'Olympique Marsiglia si riparte dal pareggio (1-1) di una settimana fa nella bolgia del Velodrome. La Dea ne è uscita indenne, ma adesso dovrà completare l’opera, per regalarsi un sogno. Terna arbitrale spagnola: direzione affidata a Jesus Gil Manzano, coadiuvato dai connazionali Barbero e Nevado. Quarto ufficiale l’ucraino Balakin. VAR Martinez Munuera, AVAR Hernandez. Calcio d’inizio alle 21:00.

COME ARRIVA L’ATALANTA - Gasperini rilancia i titolari, dopo il moderato turnover in occasione dell’ultimo sofferto successo in campionato. Niente da fare per gli infortunati Kolasinac, Toloi, Holm, assenti alla rifinitura al pari di Palomino, fuori lista. Tra i pali solita staffetta fra Carnesecchi e il portiere di coppa Musso. In difesa torna Djimsiti, insieme a Hien e Scalvini. De Roon scala in mediana per ricomporre il tandem con Ederson, mentre Zappacosta e Ruggeri prenderanno possesso delle corsie esterne. Sulla trequarti Koopmeiners, decisivo entrando dalla panchina a Salerno, avrà il compito di supportare De Ketelaere e Scamacca.

COME ARRIVA IL MARSIGLIA - Squadra al gran completo, Gasset ha sfruttato il riposo in Ligue 1 per recuperare tutti i calciatori infortunati oltre a Gigot, al rientro dalla squalifica. Il dubbio principale riguarda il modulo di partenza: l’esperto allenatore francese deve decidere se confermare la difesa a tre o in alternativa virare sul 4-3-3. In ogni caso gli ex Serie A Kondogbia e Veretout formeranno la cerniera di centrocampo, nel reparto completato da Harit. La certezza in attacco si chiama Aubameyang, capocannoniere non solo di questa edizione ma assoluto della competizione, in ombra nella gara d’andata con un gol fallito sulla coscienza.