L’Inter vola in finale di Supercoppa italiana con un netto 2-0, frutto di una prestazione solida e di un’Atalanta che, di fatto, non è mai entrata realmente in partita. La doppietta di Dumfries a inizio ripresa ha chiuso una gara che i nerazzurri milanesi hanno controllato dal primo all’ultimo minuto, approfittando di una formazione avversaria rimaneggiata e poco competitiva. Gasperini ha cambiato sei titolari rispetto alla gara contro la Lazio, scelta che, alla luce del risultato e della prestazione, appare difficilmente giustificabile.
UNA SUPERCOPPA SENZA ANIMA
Giocata nello stadio semi-deserto di Riad - scrive Il Corriere di Bergamo -, questa Supercoppa italiana ha confermato il suo carattere di “torneo di plastica”. L’atmosfera spenta, con tribune vuote e pochi momenti di autentica intensità, riflette la percezione di un evento costruito più per logiche economiche che sportive. I 16 milioni in palio rappresentano il vero motivo di questo format internazionale, ma la passione e il coinvolgimento del pubblico sembrano ormai elementi secondari.
LA SCELTA DI NON GIOCARE
La domanda cruciale, al di là di tattiche e schemi, è semplice: perché l’Atalanta ha deciso di non giocare? La formazione scelta da Gasperini ha lasciato in panchina elementi chiave come Ederson, De Ketelaere e Lookman, riducendo al minimo le possibilità di impensierire un’Inter già superiore sulla carta. L’idea di resistere un’ora e poi provare a colpire con i titolari si è rivelata un boomerang, trasformando una possibile strategia in un errore di valutazione.
IL MERCATO DIETRO LE SCELTE?
Un altro interrogativo emerge dalle scelte di Gasperini: c’è forse un messaggio al club? La mancanza di alternative valide in attacco è evidente, ma schierare una formazione così rimaneggiata rischia di creare confusione e mettere in difficoltà chi scende in campo. Senza CDK, Lookman, Retegui e Scamacca, l’Atalanta si è trovata priva di armi offensive credibili. La resa è stata inevitabile.
UN’OCCASIONE SPRECATA
La sconfitta contro l’Inter lascia più dubbi che certezze. Gasperini ha probabilmente cercato di gestire le risorse in vista dei prossimi impegni, ma ha sacrificato un’occasione importante per confrontarsi con una delle squadre più forti d’Italia. Ora la priorità torna al campionato, ma la sensazione è che questa Supercoppa fosse un’occasione per misurare ambizioni e limiti della squadra. Un’occasione che, purtroppo, non è stata colta.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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