Un esperto e quotato dirigente del nostro calcio mi ripete spesso: "Ad acquistare son tutti bravi. Un bravo direttore sportivo lo riconosci nel come vende i suoi calciatori". Ha ragione, non fa una piega. Ma proprio in virtù di questo ragionamento c'è da chiedersi per quale motivo Sean Sogliano - per la fortuna dei tifosi dell'Hellas Verona e soprattutto di Maurizio Setti - sia stato escluso dal valzer dei direttori sportivi andato in scena al termine dell'ultimo campionato. Da quando nel novembre 2022 ha fatto ritorno a Verona s'è reso protagonista di una lunghissima serie di eccellenti operazioni di calciomercato che hanno tenuto in vita sia economicamente che calcisticamente un club che con qualsiasi altro dirigente sarebbe probabilmente in un altra categoria. O di un'altra proprietà.

Sogliano inizia a operare a Verona nel gennaio 2023. L'Hellas si trova nelle retrovie e in quel mese di gennaio vende Ivan Ilic al Torino per oltre 16 milioni di euro. Pochi di quei soldi vengono investiti: arriva in prestito Adolfo Gaich, che segnerà un paio di gol decisivi. Arriva soprattutto Cyril Ngonge dal Groningen per 500mila euro: sei gol in una manciata di mesi, una doppietta nello spareggio contro lo Spezia e una plusvalenza assicurata che verrà definita qualche mese più tardi, nel gennaio 2024: un anno dopo l'acquisto per mezzo milione, va al Napoli per 18 più bonus.

Ma la stagione 2023/24 non è stata solo quella della cessione di Ngonge. Il giocattolo Hellas è stato smontato e rimontato con pezzi del tutto nuovi e sconosciuti. La squadra scaligera è stata più volte data per spacciata e invece ha saputo salvarsi giocando il girone di ritorno con una squadra diversa da quella del girone d'andata. S'è salvata realizzando, nel frattempo, una lunghissima serie di cessioni che hanno allontanato la reale possibilità di una cessione del club.

Nell'estate 2023 hanno salutato definitivamente Simeone, Cancellieri e Caprari. Sogliano ha poi creato ulteriore spazio e budget vendendo calciatori come Sulemana e Tameze. Tanti volti nuovi, soprattutto Suslov e Jackson Tchatchoua: complessivamente pagati cinque milioni di euro, oggi valgono 12-15 milioni di euro a testa. E' una estate di prestiti e fine prestiti: arrivano anche Folorunsho e Serdar, tornano Amione e Hongla, calciatori che poi verranno rivenduti a gennaio. E proprio in quel mese, agli albori del 2024, Sogliano mette in piedi il miracolo. La società deve mettersi in sicurezza e allora arriva il via libera per vendere tutti. Letteralmente tutti. Non è solo il mese in cui Ngonge passa al Napoli per 18 milioni di euro, ma anche quello in cui partono tanti altri calciatori: Doig al Sassuolo per sei milioni, Hien all'Atalanta per nove, Terracciano al Milan per 4.5, Amione va al Santon Laguna e Hongla al Granada (ceduti entrami per tre milioni di euro). Viene venduto anche Djuric al Monza per due milioni di euro, viene liberato Saponara (destinazione Ankaragücü) e Faraoni va in prestito alla Fiorentina.

Tantissime cessioni, nessun club Europeo nel gennaio 2024 ha incassato più soldi dell'Hellas: 44.7 milioni di euro. Di questi, reinvestiti sul calciomercato solo una piccola parte. Ma anche qui, acquisti non banali: viene riscattato Suslov per due milioni di euro, viene acquistato per tre milioni Tijjani Noslin dal Fortuna Sittard. Arrivano anche altri calciatori: da Mitrovic a Belahyane, da Centonze e Vinagre. Il minimo comun denominatore è sempre lo stesso: o investimenti a basso costo o prestiti (se possibile con diritto di riscatto).

Il 1° febbraio l'Hellas riparte con una squadra nuova di zecca e con molti più soldi. Per tutti è già spacciata, ma la realtà sarà diversa: trascinata dai gol di Noslin e Folorunsho, ispirata dalle giocate di Suslov, l'Hellas ottiene un'altra insperata salvezza. Più miracolosa della precedente.

Arriviamo così a questa estate, quella in cui Baroni va alla Lazio e viene scelto Zanetti per sostituirlo. Nuova sessione di calciomercato, nuova infornata di cessioni oltre agli addii di tanti giocatori prelevati a titolo temporaneo (soprattutto Folorunsho, nel frattempo approdato in Nazionale). Juan David Cabal è stato ceduto alla Juventus per undici milioni di euro più bonus, Tijjani Noslin alla Lazio al triplo rispetto alla cifra spesa cinque mesi prima per prelevarlo dal Fortuna Sittard. Solo calcolando quanto incassato da gennaio a oggi, l'Hellas ha definito cessioni per circa 65 milioni di euro e ne ha reinvestiti molto meno della metà. Potrebbe non essere finita qui perché Coppola, Tchatchoua e Suslov sono giocatori che hanno tanto mercato e non è detto che non partano. Tutt'altro.

Intanto però la stagione è iniziata ed è partita con un clamoroso 3-0 rifilato al Napoli grazie allo show di due volti nuovi. Perché è vero che un direttore sportivo deve saper vendere, ma anche acquistare a buon prezzo non è aspetto da sottovalutare. E' il primo fondamentale passaggio per una buona plusvalenza. E in questo senso Dailon Livramento e Daniel Mosquera - autori dei tre gol che hanno steso il Napoli di Conte costati complessivamente 1.2 milioni di euro - hanno subito dato segnali incoraggianti. Se il buongiorno si vede dal mattino...

Sezione: Altre news / Data: Mar 20 agosto 2024 alle 10:00 / Fonte: Raimondo de Magistris per TMW
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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