L'Atalanta ha stupito tutti con il suo trionfo in Europa League e con la solidità finanziaria dichiarata dal suo allenatore Gian Piero Gasperini. Tuttavia, dietro ai risultati sportivi brillanti si cela una questione cruciale: può un modello economico sostenibile senza debiti essere la chiave per una crescita futura? Lavoce.info ha analizzato i bilanci e la strategia di una delle squadre più affascinanti del panorama calcistico italiano.
STATO PATRIMONIALE, UNA BASE SOLIDA
Guardando al bilancio della stagione 2022/2023, l'Atalanta emerge come una società solida. La decisione di chiudere i bilanci al 30 giugno, in linea con altre società calcistiche, permette una visione più chiara della situazione economica attuale. Il patrimonio netto dell’Atalanta è significativo, con 185 milioni di euro che rappresentano il 50% delle passività. Questo evidenzia una gestione prudente e attenta, che ha permesso alla società di mantenere una posizione finanziaria stabile senza ricorrere a indebiti rischi finanziari.
INVESTIMENTI E GIOVANI TALENTI
L'Atalanta ha costruito il suo successo su una politica di investimenti nel settore giovanile, mirata a scoprire e sviluppare nuovi talenti. Questo approccio è visibile nei valori dei cartellini dei giocatori e nei crediti verso altre società. La strategia del player trading, cioè la compravendita di giocatori per generare plusvalenze, è stata un elemento chiave per i ricavi del club. Tuttavia, questo modello presenta anche delle vulnerabilità: i risultati sportivi non sono sempre prevedibili e una stagione negativa può compromettere seriamente il bilancio.
RICAVI E LIMITI STRUTTURALI
I ricavi dell'Atalanta per la stagione 2022/2023 si fermano a meno di 200 milioni di euro, una cifra significativamente inferiore rispetto a quelle delle grandi squadre italiane come Juventus, Inter e Milan. La composizione dei ricavi evidenzia alcune debolezze strutturali:
Biglietti e Stadio: Nonostante l'Atalanta possieda uno stadio di proprietà, i ricavi da biglietti sono sotto i 15 milioni di euro. È probabile che questa cifra aumenti una volta completati i lavori del Gewiss Stadium, ma rimane comunque una voce di ricavo relativamente bassa.
Diritti TV: I ricavi dai diritti televisivi sono strettamente legati alle prestazioni sportive della squadra. Questo significa che la sostenibilità economica dipende in gran parte dai successi sul campo.
Sponsorizzazioni: Le sponsorizzazioni ammontano a 23,9 milioni di euro, una cifra che potrebbe essere incrementata attraverso una maggiore visibilità e strategie di marketing più aggressive.
Merchandising e Branding: Il merchandising rappresenta una voce marginale, con ricavi che non superano il mezzo milione di euro. Questo indica una penetrazione molto limitata nel mercato oltre la provincia di Bergamo, suggerendo una potenziale area di crescita non ancora sfruttata.
UNA STRATEGIA DA RIPENSARE?
Il modello di business attuale dell'Atalanta, basato su una gestione operativa virtuosa, si fonda in gran parte sul player trading. Sebbene questa strategia abbia portato risultati positivi, essa comporta rischi significativi. La dipendenza dai trasferimenti dei giocatori e dai risultati sportivi introduce un'aleatorietà che potrebbe mettere a repentaglio la stabilità finanziaria in caso di annate meno fortunate.
La questione centrale per la dirigenza dell'Atalanta è dunque quale direzione prendere per il futuro. È possibile continuare a crescere senza indebitarsi, ma questo richiede una visione strategica chiara e un'espansione delle fonti di ricavo.
CONFRONTO E PROSPETTIVE FUTURE
Guardando agli esempi internazionali, il Borussia Dortmund offre un interessante punto di confronto. Pur essendo espressione di una città di dimensioni modeste e operando in un campionato dominato dal Bayern Monaco, il Dortmund è riuscito a ottenere ricavi quasi tre volte superiori a quelli dell'Atalanta e ha partecipato a più finali di Champions League. Questo successo è stato possibile grazie a una gestione strategica che ha saputo valorizzare il brand e ampliare la base dei ricavi.
In Italia, il mercato è diventato più contendibile, anche a causa della crisi delle grandi società milanesi. L'Atalanta potrebbe sfruttare questa opportunità per aumentare la sua presenza e influenza nel panorama calcistico nazionale, puntando su una strategia di branding più aggressiva e diversificando le fonti di ricavo.
VISIONE STRATEGICA MANCANTE?
La solidità economica dell'Atalanta è un punto di forza indiscusso, ma la mancanza di una visione strategica per la crescita potrebbe limitarne le ambizioni future - scrivono Luciano Canova, Docente e ricercatore alla Scuola Enrico Mattei e Emanuele Pizzurno, professore di ingegneria economico-gestionale presso la Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC Università Cattaneo -. Il club ha tutte le carte in regola per crescere e competere a livelli più alti, ma questo richiede un approccio più audace e innovativo. Essere una società solida è un punto di partenza eccellente, ma la sfida è trasformare questa solidità in crescita sostenibile e in una presenza più forte nel panorama calcistico italiano e internazionale.
L’Atalanta può rimanere una nicchia di mercato o deve ambire a diventare una grande? Il futuro dipende dalle scelte strategiche che verranno fatte nei prossimi anni.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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