“Mancano ancora tre punti, abbiamo tre partite da giocare, chiaro che quella di questa sera è fondamentale, vincerla ci dava un bel vantaggio e ci mette in condizione di affrontare al meglio le partite, il prossimo finale”. A dirlo è Gian Piero Gasperini, dopo la vittoria contro la Roma, a SKY.

Incredibile che il risultato sia stato in bilico.
“È il rammarico di avere sofferto fino alla fine, abbiamo un po’ di sfortuna, altre volte abbiamo sprecato noi, poi la mira per pochi centimetri. Abbiamo costruito tanto”.

Sui cambi.
“Il cambio di De Ketelaere… Dobbiamo giocare con la Juventus, ho messo Lookman ed è andato vicinissimo a fare gol in due o tre occasioni clamorose. Lunedì a Salerno, giovedì con il Marsiglia, oggi con la Roma. Tre partite in sette giorni, tutte tirate. Poi la Juventus, il Lecce: abbiamo fatto tanto ma raccolto niente. Dobbiamo continuare così. Un conto è giocare 90 minuti, un altro 60. Scamacca era un po’ più affaticato, entrava poco dentro l’area. È entrato Touré che ultimamente ha fatto bene, poi nei contropiede due contro uno non siamo riusciti a sfruttarlo”.

Sul crescere i giocatori.
“Sono molto soddisfatto delle cose, lavorare sui giocatori: poi se sono di livello come Scamacca, De Ketelaere. Ho fatto crescere giocatori del settore giovanile come Ruggeri, Carnesecchi, Scalvini. Bisogna lavorare sui giocatori per migliorarli, farli crescere. Sulla condizione è molto più difficile da ottenere. L’energia è veramente straordinaria, il merito a parte dello staff è di questi ragazzi. Insieme fanno la squadra, perché poi siamo 16. Dal 27 febbraio giochiamo 3 partite a settimana, ininterrottamente. Abbiamo ripreso a giocare sistematicamente. Se non hai un equilibrio… L’abitudine non è solo giocare, è molto cerebrale, questa sera sono entrati con una ferocia, motivazione, voglia di vincere, chiudere relativamente questo campionato, perché lo abbiamo quasi chiuso. È stata straordinaria, non è che con il Marsiglia era una passeggiata”.

De Laurentiis ha raccontato un aneddoto su un fazzoletto firmato…
“Era il 2011 e sono andato all’Inter. Devo dire che il presidente ha avuto grande stima nei miei confronti, anche successivamente. Penso fortemente a quella che è la stagione, ogni partita è decisiva, se fai tre punti in campionato è chiuso, se vinci la Coppa è chiusa, se vinci l’Europa League è chiusa. Ma per ora non hai fatto niente”.

Per essere competitivo per lo Scudetto quanti giocatori servono?
“Ci vuole tanta ambizione, di fare un salto di qualità nei primi quattro, l’Atalanta ci sta provando perché grazie alle straordinarie plusvalenze che la società è stata capace di fare

Sezione: Interviste / Data: Lun 13 maggio 2024 alle 13:30
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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